Retrospettiva su Valerio Zurlini (1926-1982), un maestro dimenticato
salta a esito operazione
Cinema
Un omaggio al regista bolognese in occasione della XVII Settimana della lingua Italiana nel mondo, che ha come tema conduttore "L’italiano al cinema, l’italiano nel cinema".
Autore controverso e difficilmente inquadrabile, Valerio Zurlini non ha mai goduto – né in vita né dopo la morte prematura – della considerazione critica che avrebbe meritato. Eppure ha saputo analizzare come pochi altri registi italiani i sentimenti umani, le passioni violente che ci condizionano e ci distruggono, il rapporto tra l’individuo e la Storia, le corrispondenze tra la psicologia dei personaggi e il paesaggio in cui vivono.
Jean Gili – uno dei critici che si è maggiormente occupato di analizzare la poetica del regista emiliano – ha dichiarato che “con Antonioni, Zurlini è il grande cineasta dei paesaggi degli stati d’animo” e che “appartiene a una sorta di generazione perduta, solitaria e distante di fronte a un mondo senza qualità, lacerato dalle contraddizioni che lo spingono in un unico movimento verso l’esaltazione romantica e verso la volontà d’autodistruzione”.
La retrospettiva ripercorre l’intera carriera di Zurlini, dai primi documentari risalenti agli anni 50 ai lungometraggi più celebri, fino al pluripremiato "Il Deserto dei Tartari".
dal 18/10/2017 al 29/10/2017
18 ottobre, 19:00
LE RAGAZZE DI SAN FREDIANO
20 ottobre, 21:00
ESTATE VIOLENTA
21 ottobre, 21:00
LA RAGAZZA CON LA VALIGIA
22 ottobre 19:00
CRONACA FAMILIARE
24 ottobre, 21:00
I PUGILATORI, SOLDATI IN CITTA', IL MERCATO DELLE FACCE, LA STAZIONE, SERENATA DA UN SOLDO
26 ottobre, 19:00
LE SOLDATESSE
27 ottobre, 21:00
SEDUTO ALLA SUA DESTRA
28 ottobre, 19:00
LA PRIMA NOTTE DI QUIETE
29 ottobre, 19:00
IL DESERTO DEI TARTARI
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Organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Montréal
In collaborazione con la
Cinémathèque Québécoise e con il Dipartimento di Lingue, Letteratura e Cultura della McGill University
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica