Proiezione di "Amarcord" di Federico Fellini e mostra "Il cibo nei disegni di Federico Fellini"

Cinema

nell'ambito della XVII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo
“Amarcord”, uno dei capolavori di Federico Fellini, viene presentato per la prima volta in Sud Africa nella versione restaurata nel famoso laboratorio della Cineteca di Bologna L’Immagine Ritrovata.
La proiezione è preceduta da un intervento di apertura tenuto da Elena Correra, esperta di conservazione e valorizzazione degli archivi fotografici, che presenta l’opera di restauro della pellicola.

Per l’occasione viene esposta anche la mostra “Il cibo nei disegni di Federico Fellini”.
Realizzata dall’Assessorato Cultura della Regione Emilia-Romagna e dal Comune di Rimini, la mostra presenta 19 disegni realizzati dal grande regista in diversi momenti della sua carriera, quasi tutti schizzati a tavola - fatti su carta o su tovaglioli di stoffa - e provenienti in massima parte dal suo “Libro dei sogni”, diario onirico tenuto per circa trent’anni.
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dal 23/10/2017 al 23/10/2017 ore 18.00
Amarcord
Regia: Federico Fellini
Sceneggiatura: Federico Fellini, Tonino Guerra
Fotografia: Giuseppe Rotunno
Montaggio: Ruggero Mastroianni
Musica: Nino Rota
Scenografia e costumi: Danilo Donati
Interpreti: Bruno Zanin (Titta), Pupella Maggio (Miranda), Armando Brancia (Aurelio), Stefano Proietti (Oliva), Giuseppe Ianigro (nonno di Titta), Nandino Orfei (il “Pataca”), Ciccio Ingrassia (Teo), Carla Mora (Gina), Magali Noël (Gradisca), Luigi Rossi (l’avvocato), Maria Antonietta Beluzzi (tabaccaia), Josiane Tanzilli (Volpina)
Italia/Francia, 1974

Restauro realizzato da Cineteca di Bologna nel 2015 con il sostegno di yoox.com e il contributo del Comune di Rimini. In collaborazione con Cristaldifilm e Warner Bros.

Esattamente vent’anni dopo avere raccontato la storia di una fuga dalla provincia in I vitelloni, Fellini ritorna in quel piccolo mondo, ricostruendo gli ambienti della sua adolescenza a Cinecittà e a Ostia. La famiglia che vediamo rievocata nel film è quella dell’amico d’infanzia Titta Benzi e intorno a lui pullula un’umanità descritta con tinte sanguigne e linee grottesche (soprattutto i rappresentanti delle istituzioni, il clero e i gerarchi fascisti), con tenera sensualità (Gradisca) e un’ironia al tempo stesso affettuosa e graffiante. La vitalità delle figure che popolano il film (compresa l’emarginata ninfomane Volpina) cela una sotterranea, profonda malinconia. Il piccolo borgo romagnolo degli anni Trenta riassume una delle più penetranti immagini dell’Italia secondo Fellini: un piccolo mondo immaturo e conformista, succube di un regime becero e mistificatore, o tristemente impotente di fronte alle sue violenze.
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Organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Pretoria in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e la Cineteca di Bologna
Istituto Italiano di Cultura di Pretoria
Indirizzo: 803 George Avenue, Arcadia, Pretoria - South Africa
Telefono: 012 3420010
Email: iicpretoria@esteri.it
Sito Web:http://www.iicpretoria.esteri.it/