Sylphidarium

Danza

Maria Taglioni on the ground
In un limbo bianco. Come una sfilata di moda. Come una collezione di insetti. Come un balletto classico. Romanticismo oltre il contemporaneo e i suoi concettualismi, raffreddato e reso incandescente insieme da un’aria di lacerante e distante citazione, dedica e ossimoro, viaggio nel corpo che si esibisce fino alla nudità estrema più asettica e ascetica, si fa portatore di abiti meravigliosi per nascondersi, per celebrare le proprie oscurità esaltandosi e proiettandosi in un orizzonte mitologico.
Sylphidarium rievoca quel balletto che fu all’origine della danza romantica, La Sylphide di Maria Taglioni del 1832, atto di affermazione del ballo sulle punte e del tutù, evolve ne Les Sylphides, rievocazione astratta delle sue lunari fumisterie del 1909 per mutare ora verso l’entomologia con i silfidi, coleotteri che si nutrono di carogne usati dagli scienziati per risalire all’ora del decesso di un corpo.
Un’autopsia del balletto classico, trasformato e ibridato con ginnastica, acrobatica, culturismo e con un finale aerobico modellato sui video di Jane Fonda, con costumi argentati, lunari, sempre nel bianco di una scena che vuole ripetere l’effetto abbacinante del volteggiare dei tutù. Il fantasy si connette con lo smontaggio ironico dei canovacci dei balletti, della storia di Adolphe Nourrit, come gli slanci verso l’alto lottano con la disarticolazione della postura eretta o si immobilizzano in tableaux che sembra vogliano fermare un tempo ibrido tra il passato, l’oggi, il futuro.
Un lavoro rutilante, sostenuto dalla musica mobilissima di Francesco Antonioni e dalle luci cangianti, reali, appena crepuscolari, immaginose di Fabio Sajiz. Una riflessione sulle forme della tradizione per disegnare un corpo mutante, superando gli stessi stereotipi del genere “contemporaneo”, per avventurarsi in territori inesplorati, che oltrepassano il galateo delle forme predefinite e pure quello delle contaminazioni, in cerca di propria generativa urgenza di espressione.
dal 16/06/2017 al 17/06/2017 ore 19.00
concept, regia e coreografia:
Francesca Pennini
musiche originali:
Francesco Antonioni
azione e creazione:
Simone Arganini
Margherita Elliot
Carolina Fanti
Carmine Parise
Angelo Pedroni
Francesca Pennini
Stefano Sardi
Vilma Trevisan
violino:
Marlène Prodigo
percussioni:
Flavio Tanzi
disegno luci e tecnica:
Fabio Sajiz
video:
Marco Morandi
disegno costumi:
Francesca Pennini in collaborazione con gli interpreti
realizzazione costumi:
Edoardo Morandi
Interno Danza Ferrara
co-produzione:
CollettivO CineticO
Théatre de Liège
Torinodanza Festival
Festival MITO
CANGO, Cantieri Goldonetta Firenze
in collaborazione con:
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Fondazione Teatro Comunale di Ferrara
L'Arboreto - Teatro Dimora di Mondaino
con il contributo di:
ResiDance XL - luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche
Azione della Rete Anticorpi XL - Network Giovane Danza D'autore
coordinata da L'Arboreto - Teatro Dimora di Mondaino

piece per spazi teatrali
anno 2016
CollettivO CineticO Associazione culturale
Indirizzo: Via Barotti, 23
44124 FERRARA (FE)
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