La performance è la più rappresentativa del Progetto Rags of Memory, il risultato di un lavoro continuo di ricerca e di elaborazione di materiali performativi provenienti dalla tradizione Italiana e mediterranea e dalle culture dei paesi in cui il progetto è stato ospitato: Corea, Messico, Armenia. Una composizione originale di musica dal vivo, azioni, canti e videoproiezioni che si compone di volta in volta in modo unico e originale in base al contesto e il luogo in cui si svolge lo spettacolo.
La scena si struttura in uno spazio che assume il valore simbolico di giardino sacro: tre cerchi di luce dove troviamo roccia, terra, riso; tre colori essenziali: bianco, rosso e nero; tre video-proiezioni con una donna sposa, madre, vedova, a rappresentare i tre concetti fondamentali del cammino umano: vita – patos – morte. Un performer compie abluzioni, un uomo e una donna svolgono azioni parallele senza mai congiungersi, un corpo è fermato nell’istante della contorsione attraverso scatti fotografici proiettati in video: un percorso ciclico e ripetitivo che si fissa nell’eternità del rito.
Regia e drammaturgia: Anna Dora Dorno
Riferimenti drammaturgici: G. Pascoli “Ad una morta”, T.S. Eliot “Terra desolata”, Milton “Paradiso Perduto”, Canti composizioni originali e di tradizione popolare
Performer: Anna Dora Dorno, Nicola Pianzola
Musiche originali eseguite dal vivo: Riccardo Nanni
Video: Salvatore Laurenzana
Fotografie Francesca Pianzola
Produzione Instabili Vaganti
Sostenuto in residenza da
BAUHAUS FOUNDATION di Dessau, Germania
GROTOWSKI INSTITUTE di Wroclaw, Polonia HOOYONG PERFORMING ARTS CENTRE, Corea del Sud.
La performance fa parte del Progetto Internazionale Rags of Memory semifinalista al PREMIO ETI alle arti sceniche Tuttoteatro.com Dante Cappelletti 2006.