L'opera che ha reso nota la figura di Pellegrino Artusi è una raccolta di
790 ricette della cucina casalinga di tutta Italia, frutto del lavoro di documentazione e scrittura dell'autore, accompagnato dall'indispensabile sperimentazione da parte dei suoi cuochi e servitori Francesco Ruffilli e Marietta Sabatini.
Nel 1891 il testo viene consegnato in forma di manoscritto all'Editore Landi, che ne pubblica a spese dell’autore la prima edizione. Dopo le prime edizioni il successo invece è travolgente e genera la richiesta di nuove edizioni con un numero accresciuto di ricette e soprattutto il contributo dei lettori, che scrivono per ringraziare l'autore e proporgli le ricette della propria tradizione. Il libro in poco tempo raggiunge un’enorme popolarità, testimoniata dalle
15 edizioni stampate fino alla morte dell’Artusi, avvenuta a Firenze il 30 marzo 1911.
Il manuale, semplicemente noto come l'Artusi, è ancora oggi il libro più letto sulla cucina italiana, è il testo di riferimento della cucina casalinga italiana. Ha contribuito a creare uno stile italiano della cucina e ha per primo raccolto e unito tradizioni diverse e lontane, dando vita all'idea dell’Italia Gastronomica negli anni in cui si creava l'
identità culturale del nostro paese. Soprattutto, ha dato dignità alla
cucina casalinga e predicato la valorizzazione delle
risorse alimentari locali.
Ne parlano Giordano Conti, Presidente di casa Artusi, e Klaus Kempf, Direttore del Centro di Digitalizzazione della Biblioteca Statale Bavarese.