Formatosi nel 2009 a Bologna, il giovane duo composto da Nadia Antonello e Paolo Ghezzi, ha esposto in Italia e all’estero (BIEL center di Beirut, Usina del Arte di Buenos Aires, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Biennale di Mosca e altri luoghi di prestigio).
ANTONELLO GHEZZI ha saputo distinguersi nel panorama creativo contemporaneo imponendo con forza, anche in contro tendenza, un’opera in cui l’immagine proposta, più che estetica o concettuale, diventa un déclic, un interruttore capace di rendere fenomeno, cioè percepibile ai sensi, quella poesia intrinseca alla vita, troppo spesso trascurata nella frenesia immateriale del nostro secolo.
"Don't forget the magic" ci suggeriscono gli artisti. La bellezza del semplice si sostituisce al fascino del complicato.

Questa è la maniera in cui i due artisti intervengono anche nello spazio dell’Istituto Italiano di Cultura, proponendo un viaggio fisico e immaginario sopra e sotto una grande coperta blu.
Il cielo e il mare, o meglio ALL THE STARS, ALL THE SEAS, guidano in un viaggio in cui distanze e differenze assumono nuove forme e nuovi significati. I cieli proposti nelle opere sono di luoghi in cui l’uomo ha voluto costruire muri, la luce sprigionata dalle esatte riproduzioni delle costellazioni illumina le notti di persone diverse su uno stesso mondo, uno speciale dispositivo permette di esprimere un desiderio ascoltando in diretta il suono di una stella cadente oppure lo spettatore può riflettere se stesso in una delle Stars Maps...
I mari sono usati come via di comunicazione visiva, per traghettare nuove visioni che riportino a sentire il mare come spazio a cui tendere, simbolo di curiosità e scoperta, anziché barriera, frontiera dietro cui ripararci.
Con sensibilità, il giovane duo riesce ad immergerci in tematiche forti presenti e passate: un vero viaggio in cui sono i sensi a fare da cicerone.

La mostra è a cura di Giusy Ragosa.
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