La quarta edizione del progetto “Eccellenze Italiane“, che omaggia il grande scrittore italiano nel centenario della nascita, presentata a Košice dall'Istituto Italiano di Cultura e il Museo Vojtecha Löfflera
In collaborazione con Teatro do Alvorecer e Teatro Barracão di Curitiba, seconda tappa del progetto nella regione del Paraná, con laboratori teatrali e la messa in scena della versione portoghese dello spettacolo a Campo Mourão, Maringà, Florianopólis e Curitiba.
La mostra è un omaggio a due Paesi che sono stati spesso protagonisti di incontri calcistici che hanno fatto la storia. Grazie alle iconiche figurine Panini, la mostra ripercorre l’intera storia del Campionato Europeo e comprende alcuni pezzi inediti ed esclusivi: circa 80 album, diverse centinaia di figurine, maglie originali e molto altro.
Musica, acrobazie, giocoleria, clownerie e gag travolgenti di barbieri/musicisti determinati a curare, a suon di lozione, qualunque problema. Lo spettacolo è ospite del MUECA Festival Internacional de Arte en la Calle di Tenerife.
Divertente e scatenata sequenza di canti, testi e comiche situazioni che mescola temi che variano dagli ingredienti in cucina all’amore, dal vino ai piaceri della vita. L’antefatto è l’improbabile e fortunoso ritrovamento di un manoscritto giovanile di Gioacchino Rossini. E la storia svelata assume i toni così congeniali alla fantasia dell’autore: amore, musica, cucina…
Lo spettacolo di teatro d’ombre e attori tratto dall’opera di Catherine Pineur, che racconta una storia di amicizia e solidarietà, è ospite del Ottawa Children’s Festival de La Jeunesse, dove sarà rappresentato sia in lingua francese sia, per la prima volta, in lingua inglese.
Nelle mani di Terzopoulos, maestro greco della scena internazionale, "Aspettando Godot" diventa una lente per decifrare l’Altro che, sempre, suscita dentro e fuori di noi sentimenti opposti. Una coinvolgente drammaturgia visiva e sonora per uno spettacolo imperdibile che interroga la nostra stessa umanità.
Aterballetto "special guest" del Festival, dove si esibisce per la prima volta. L’intera compagnia di sedici danzatori presenta "Yeled" e "Secus", firmati dai coreografi israeliani Eyal Dadon e Ohad Naharin.
Lo spettacolo di teatro d’ombre e attori tratto dall’opera di Catherine Pineur, che racconta una storia di amicizia e solidarietà, è in scena al WeeFestival di Toronto, ultima tappa della lunga tournée in Canada.
Un omaggio alla vita di Eunice Kathleen Waymon, cantante, pianista, scrittrice e attivista per i diritti civili conosciuta con lo pseudonimo di Nina Simone. La pluripremiata soprano americana e interprete Claron McFadden, partendo dai documenti audio di interviste radiofoniche e televisive e discorsi pubblici, compone un ritratto mimetico completo dell’artista.
Sullo sfondo della Guerra di Troia, due figure, un uomo ed una donna, si sfidano a duello e si innamorano l’uno dell’altra. "Pentesilea" è un atto unico per due trampolieri, due esseri che stanno a metà tra umano e animale, è il racconto di uno scontro tra guerrieri che arrivano a desiderare la morte dell’altro per il troppo amore.
INSEL, “isola” in lingua tedesca, è una creazione coreografica e sonora per quattro performer che sceglie una condizione geografica come riferimento simbolico per volgere lo sguardo all’individuo e l’inevitabile incontro con la propria ombra. In scena nell'ambito dei "Rencontres chorégraphiques internationales de Seine-Saint-Denis"
Portare la danza, il suo linguaggio universale, negli Istituti Italiani di Cultura del mondo e in luoghi inaspettati che consentano fruizioni ravvicinate, impossibili negli spazi classici di un teatro. Nasce con questo desiderio Italia Danza, un progetto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del CCN/Aterballetto.
"You were nothing but wind" è uno dei due spettacoli spin-off di "Tutto Brucia", riscrittura di Motus sulle "Troiane" di Euripide. Una performance-studio sulla figura di Ecuba e sul dolore del personaggio che echeggia con latrati/parole dopo la disfatta di Troia.
INSEL, “isola” in lingua tedesca, è una creazione coreografica e sonora per quattro performer che sceglie una condizione geografica come riferimento simbolico per volgere lo sguardo all’individuo e l’inevitabile incontro con la propria ombra. In scena a "Passages Transfestival" 2024