Figlio di immigrati messicani di stanza nel Texas, Alejandro Escovedo è una figura leggendaria della musica americana: protagonista della prima ondata punk americana con i Nuns, poi artefice negli anni 80 di due formazioni seminali dell’alternative rock americano (Rank & File, True Believers), infine solista e occasionale collaboratore di Ryan Adams.

THE CROSSING è l’ennesima conferma del talento e della sensibilità sociale di Alejandro, alle prese con un imponente concept-album che racconta l’odissea di due giovani emigrati nell’America di oggi.

Per raccontare la storia di Diego e Salvo, il musicista americano si è avvalso della band italiana Don Antonio, coinvolgendo il leader Antonio Gramentieri anche nella scrittura delle canzoni e registrando l’album in Emilia-Romagna. Il risultato è oltremodo interessante, mai intorpidito dalle dinamiche della storia, che lascia meno spazio a certe asperità rock del passato, in favore di un suono legato maggiormente alle radici.

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In apertura, il set di DON ANTONIO, il progetto nato dal cuore e dall’anima di Antonio Gramentieri, musicista, produttore, internazionalista del suono italiano, fondatore dei Sacri Cuori, autore di musiche per il cinema, il teatro, la televisione e la pubblicità.

Quello che doveva essere il suo primo disco solista, registrato in Sicilia (allo Zen Arcade, con la collaborazione di Cesare Basile), rifinito in Romagna con gli amici ed i collaboratori di una vita (Francesco Valtieri, altro membro originario dei Sacri Cuori, Denis Valentini e Matteo Monti) si è rivelato ben presto l’inizio di un nuovo sodalizio, che - con gli innesti del Maestro Gianni Perinelli al sax soprano e di Nicola Peruch al pianoforte e tastiere - confeziona un disco che attraversa tutti i folklori, lasciandosi il continente dietro le spalle, e suona con la faccia rivolta verso il mare, affacciato sull’ultimo lembo di Italia e di Europa.
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