I need to see more
Than just three dimensions
Stranger than fiction
Faster than light
What Use? (Tuxedomoon)


Rip it up and start again è uno spettacolo-concerto-karaoke-manifesto, che parte dai testi delle canzoni del fenomeno musicale Post-punk dei primi anni ’80 per guardare l'oggi con occhi diversi e mettere in dubbio l’idea di una “generazione di cui ogni singola mossa è stata anticipata, tracciata, comprata e svenduta prima ancora di compiersi” (Mark Fisher).

Realizzato con 15 allievi attori della Manufacture, importante scuola di arti sceniche di Losanna, il lavoro si propone di far conoscere a fondo gli slanci utopici di questo movimento di giovani, per contrastare la paura verso il futuro alimentata dai media e lo spirito “rinunciatario” instillato dallo stesso sistema scolastico, sempre più privatizzato. Il confronto con il Post-punk è un invito a mettersi a correre in avanti, anche senza una direzione prestabilita, alzare il volume del dissenso e immaginare alternative irriducibilmente aliene al neoliberismo imperante del No Alternative.
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