Laboratorio per attori/attrici a cura di Marinella Manicardi

Tema:
Noi siamo il nostro corpo, senza non siamo nulla.
Questo è il punto da cui partire. Il nostro corpo racconta età, provenienza, timori, memorie di quello che ci è successo, ferite, malattie nostre o di altri, ma anche leggerezza di sguardo e di passo, mostra costrizioni e scavi per bellezza e sofferenza.
Il corpo contiene sogni, desideri, immagini di sé, bisogni d’amore e molto altro.
Il corpo racconta, basta poco per cominciare: basta guardarlo mentre cammina o sentirne resistenza o arrendevolezza se lo tocchiamo, il nostro o quello dell’altro/a.
Ma dire corpo è un’approssimazione, come dire mondo.
Il nostro corpo è anche la cultura in cui viviamo, la lingua e le superstizioni che abbiamo ereditato, le leggi che regolano la nostra vita così come la religione in cui siamo immersi, che ci crediamo o no.
E’ anche un elenco di protesi senza le quali ci riesce oggi difficile vivere: abiti, occhiali, cellulare, auto, casa, bancomat… Dove finisce, oggi, il nostro corpo?
E poi: se diciamo corpo femminile o corpo maschile cambia qualcosa?
E se lo prendiamo a pezzi il corpo?
Un piede racconta come un viso?
E il sesso racconta come una mano?


Obiettivi:
il corpo, strumento fondamentale dell’attore/attrice, deve essere ascoltato, usato, forzato, lasciato in silenzio o attraversato dalla voce per comunicare al pubblico emozioni e sentimenti in cui tutti possano riconoscersi.
Durante il laboratorio, con esercizi e giochi di improvvisazione, raccoglieremo storie vere o inventate, suggerite dall’osservazione dei corpi, nostri o di altri, non importa. Emozioni, ricordi, ferite, tabù costruiranno la drammaturgia teatrale di un racconto personale e collettivo.
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