Dall’idea di contesto, dal latino con-tèxere, intrecciare, l’insieme di circostanze che definiscono un evento, il progetto CONTEXT indaga l’azione come negoziato tra immobilità e cambiamento, istante e permanenza. Context si configura come un progetto performativo e un oggetto scenico e concettuale insieme, esplorato nelle sue possibili combinazioni e permutazioni.
Cosa succederà a New York?
La residenza creativa di Context a New York parte da una riflessione dell'ultimo progetto di Alessandro Carboni
The Angular Distance Of A Celestial Body in cui l'azione performativa sostituisce il corpo con il segno grafico della mappa e si manifesta attraverso una struttura geometrica modulare composta da fili di cotone, manipolati dai gesti rituali di due esecutori. Da quest'opera emerge spontaneamente una rievocazione dei tappeti tradizionali e una conseguente riflessione sulle possibili declinazioni del concetto di "tessuto" (urbano, culturale, sociale...) e sul "body-maker" inteso come veicolo di energie variabili e discontinue capaci di destrutturare e ricostruire la percezione esistenziale del sé, del sociale e del cosmo, parafrasando il grande tessitore Luciano Ghersi. Attinge da questi presupposti e mira ad attivare una riflessione sull'idea di tessitura e di telaio come modello della mente cosmica, e sulle sue relazioni con le arti visive, i processi cartografici e il palcoscenico. L'artista intende studiare e mettere in relazione i modelli e le strutture modulari sviluppati nella produzione tessile e con volumi geometrici e unità elementari primarie del minimalismo americano.
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il progetto CONTEX.