Quel che resta

Danza

nell'ambito di Les Brigittines International Festival

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Trouver n’est pas inventer. Il s’agit moins d’une volonté que d’un désir,
moins d’une intention que d’une attention, moins d’un savoir que d’un art.
J.L Nancy

Concept e coreografia  Simona Bertozzi
Danza  Marta Ciappina, Simona Bertozzi
Musica  Stravinsky: Diversions, Ray Chen, Timothy Young Divertimento: IV. Pas de deux, Coda. Presto
Soundscape  Roberto Passuti
Light design   Giuseppe Filipponio
Organizzazione  Monica Aranzi, Chiara Boscariol
Stampa  Michele Pascarella
Foto e video  Luca Del Pia

Produzione Nexus 2021
Con il contributo di  MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna
Con il sostegno di   Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e Fondazione CR Firenze
Residenze creative  nell’ambito di Residenze per artisti nei Territori a cura di Masque teatro, Artists in ResidenSì Bologna, in collaborazione con Dialoghi – Residenze delle Arti Performative a Villa Manin 2021, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, Almastudios Bologna.

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dal 01/09/2022 al 02/09/2022

Sin dall’inizio del percorso con Marta ho cercato di attribuire allo spazio delle caratteristiche ambientali che potessero generare delle visioni, mutare la densità dell’aria e generare delle inattese capacità di attraversamento. Dei modi inediti dello stare.
Tutto questo affinché potessimo incontrarci in una danza sconfinata, in grado di riverberare oltre la consapevolezza del nostro agire e sorprenderci, quasi nostro malgrado, in atteggiamenti di affezione e irresistibile risonanza.
Quel che resta è stato, dapprima, uno dei territori della mappa e delle pratiche, tra glaciazione, pelli, fughe per poi divenire l’immagine sovrastante, la bolla, il grado di presenza necessario, lo sguardo condiviso, l’interrogazione inevitabile su cui sostare, per ritrovare il respiro sottile e transitare da una danza all’altra.
Da sezione di spazio, Quel che resta è diventato l’intero organismo, il vivente, una moltiplicazione di vettori, di prospettive, di flessioni anatomiche, di ritmo e tempo.
Ci ha rese tessuti connettivi, per immaginare e accogliere altri abitanti, per far riverberare temperature e provenienze, per generare accordi multiformi di ingresso nel movimento, cercando ogni volta delle inattese capacità di fare mondo. Di generarci stupore.
Quel che resta è l’irruenza e l’indugiare dei corpi, è il tocco senza peso: estende un vocabolario di attese e ripartenze, di geometrie reiterate, di figurine, ghiaccio, resistenza, epidermide e pupille e di ritornelli. Da agganciare.
S.B.


Quel che resta è lavoro incluso in THAUMA, un progetto multiforme e contenitore di azioni performative di diversa natura che pongono la danza al centro della ricerca come immersione nel corpo, potenza del gesto e condizione di presenza.
Il grado energetico dominante è quello dello stupore, esperito come una irruzione improvvisa, uno sbilanciamento della postura, un’uscita da noi stessi, ma anche come occasione di accoglienza e di rinnovata esperienza.


Première belga. Repliche: 1° settembre ore 20,30; 2 settembre ore 19. Incontro con le artiste dopo lo spettacolo del 1° settembre.

Compagnia Simona Bertozzi / Ass. Cult. Nexus
Indirizzo: Via A. Fleming 6
40141 BOLOGNA (BO)
Telefono: +39 338 103 9421
Fax: +39 051 9910081
Email: ass.cult.nexus@gmail.com
Sito Web:http://www.simonabertozzi.it