Se quella di Lina Wertmuller, a cui il festival dedica quest’anno un doveroso omaggio, è sempre stato una rara eccezione nella storia del cinema italiano dal dopoguerra in poi, a partire dal nuovo millennio il numero delle registe è andato progressivamente aumentando. E si tratta di un fenomeno destinato a crescere, grazie anche a esempi contagiosi.
Se si esclude il caso di Cristina Comencini e di poche altre il cui percorso è iniziato tra gli anni 80 e 90 del secolo scorso, le nuove autrici si sono affacciate sulla scena cinematografica tutte negli anni 2000. Per alcuni nomi – è il caso di Alice Rorhwacher, Susanna Nicchiarelli, Francesca Comenicini – sono già arrivati riconoscimenti internazionali o passaggi in vetrine di grande prestigio come i festival di Venezia e Cannes; per altri, si tratta di inizi carriere che lasciano ben sperare.
In mezzo, va registrato il fenomeno di attrici di primo piano – Laura Morante, Valeria Golino, Asia Argento e Jasmine Trinca – passate dietro alla macchina da presa.
La mostra fotografica qui proposta intende documentare questa interessante situazione.
Osservando le foto esposte, si può notare come da un lato sia presente una maggior attenzione a storie e vicende incentrate su donne e, dall’altro, come questo abbia consentito la crescita di una generazione di nuove attrici di sicuro talento.

.