Prove generali per un varietà nucleare, musical modificato geneticamente, una coreografia seduttiva con le peggiori intenzioni.
OKOKOK vuole conquistare il record di sguardi fissi, spezzare i cuori più duri, competere con sé stesso e con ogni altra coreografia mai vista e ballata prima.
In questo nuovo lavoro realizzato per ŻfinMalta, Marco D'Agostin estende la sua ricerca sull'intrattenimento come specifica forma di relazione tra performer e spettatore (con Everything is ok, che ha girato l'Europa per oltre 6 anni, e Best Regards, il suo recente spettacolo tributo a Nigel Charnock/DV8). OKOKOK mette alla prova la possibilità di una coreografia irresistibile, sfacciatamente frontale, ipercitazionista, che cerca continuamente di fare a pezzi sé stessa e i danzatori che la eseguono, per rivelare il silenzio assordante in cui tutti ci muoviamo quando cerchiamo di intrattenere qualcuno.
OKOKOK è la risposta a Paolo Mangiola, direttore artistico della Compagnia Nazionale maltese ŻfinMalta, che ha invitato Marco D'Agostin a creare un lavoro di breve durata per il corpo di ballo stabile. Lo spettacolo è co-prodotto con l’Associazione culturale VAN e con il supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di La Valletta.
Dopo un periodo di residenza, iniziato il 9 gennaio, il debutto sarà nell’ambito di “ŻfinDays”, programma annuale di lavori di coreografi che sono attualmente sotto i riflettori sulla scena della danza internazionale.
OKOKOK va in scena il 17 febbraio e il 24 febbraio presso il Valletta Campus Theatre (ore 19:30).
Il 24 gennaio, prove aperte al pubblico presso ŻfinMalta Studios (ore 14:30).
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