Artificial Botany .unfolded

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Artificial Botany esplora le potenzialità espressive delle illustrazioni botaniche attraverso l'utilizzo di algoritmi di machine learning. Prima dell'invenzione della fotografia, le illustrazioni botaniche erano l'unico modo per archiviare visivamente le molteplici specie di piante esistenti al mondo. Queste immagini sono state usate da fisici, farmacisti e scienziati botanici per l'identificazione, l'analisi e la classificazione delle specie.
Sebbene non siano più scientificamente rilevanti, sono comunque diventate fonte d'ispirazione per artisti che rendono omaggio alla vita e alla natura usando strumenti e metodologie contemporanee. Artificial Botany è un'opera creata con questo spirito attingendo da archivi di pubblico dominio contenenti illustrazioni dei più grandi artisti del genere, tra cui Maria Sibylla Merian, Pierre-Joseph Redouté, Anne Pratt, Mariann North ed Ernst Haeckel.
Queste illustrazioni sono diventate il materiale di apprendimento per un sistema chiamato GAN (Generative Adversarial Network), che attraverso una fase di addestramento è in grado di ricreare nuove immagini artificiali con elementi morfologici quasi identici alle immagini originali, ma con dettagli e caratteristiche che sembrano creati da mani umane. La macchina rielabora il contenuto creando un nuovo linguaggio, catturando le informazioni e le qualità artistiche tipiche dell'uomo e della natura.

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dal 16/05/2023 al 30/06/2023
Artificial Botany è un progetto in continua evoluzione. Dopo la presentazione dello scorso anno, Artificial Botany torna sulle pareti del National Taichung Theatre di Taiwan, grazie al Progetto T.A.P.: l'iterazione immersiva di una versione dell’opera chiamata .unfolded, appositamente studiata per gli spazi sorprendenti del teatro.
il video del T.A.P. Project 2023
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