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In ogni metamorfosi e grande cambiamento dell’essere umano, la morte è sempre al fianco della vita, manifestandosi come un rito di passaggio o di rivoluzione interiore.
Nel mondo animale e vegetale la compresenza di vita e morte diviene ancora più letterale; spesso la morte fa parte del processo fecondativo, e la vita pullula sulle carcasse decomposte. Soprattutto nel mondo degli insetti, dei semi e delle muffe la morte è una presenza espansa: la morte è un invito alla vita.
La rigenerazione ciclica delle stagioni e della fecondità della terra non sono un percorso lineare, ma lo sconquasso di tutti gli elementi. La primavera è il periodo di massimo turbamento e il terrore dell'esistenza si fonde alla gioia vertiginosa dell’esserci.
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Lo spettacolo è in scena il 27 ottobre alle ore 21 e il 28 ottobre alle ore 18.
La compagnia incontrerà il pubblico in un “
Artist talk” dopo lo spettacolo del 27 ottobre (ore 22). Inoltre, il 28 ottobre (ore 16,45) condurrà una
visita tattile/guidata dedicata agli elementi scenici di
Le Sacre du Printemps, pensata per persone con disabilità visive ma aperta a tutti. Dopo un breve discorso introduttivo al lavoro, seguirà un vero e proprio tour dietro le quinte, dove le persone potranno toccare con mano l'allestimento, i costumi, le maschere, gli oggetti di scena e così via. I danzatori presenteranno anche se stessi e i loro personaggi.
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