Alle Armi
salta a esito operazione
Teatro
nell'ambito del George Town Festival
. regia Riccardo Reina disegno luci Gianni Staropoli con Angela Forti, Agata Garbuio, Riccardo Reina, Aron Tewelde produzione Teatro Metastasio di Prato e Associazione Culturale Malerba (2023) Teatro immagine e teatro d’oggetti, senza parole, per il pubblico adulto (14+) Un ballo mascherato e armato fino ai denti. Un musical dissacrante sul filo del rasoio. Un’arma giocattolo per giocare alla guerra. E, alla fine, il deserto. Un deserto in miniatura. Un deserto da sala d’attesa. Da centro commerciale. Un deserto per finta, rinchiuso in una scatola: un deserto per bambini, un deserto giocattolo. Alle Armi non parla di questa o di altre guerre. Alle Armi è un esperimento. Il tentativo di mettere a fuoco il tema politico ed economico del mercato internazionale delle armi, che, come ottavo paese esportatore al mondo, ci riguarda da vicino e che è divenuto, durante l’ideazione di questo spettacolo, drammaticamente attuale. E tenta di farlo rinunciando alla parola ma affidandosi alle immagini e attraverso una lente precisa, quella del giocattolo, contaminando tecniche e codici alla ricerca di un punto d’incontro tra teatro civile e teatro d’oggetti. Da una parte, la necessità reale o presunta di difendere uno stato, un territorio, i suoi confini, la sua stessa esistenza. Dall’altra, le regole ferree di un mercato spietato, che necessariamente segue i propri interessi e non fa distinzioni. Un conflitto d’interessi senza fine, anche se con obiettivi ben determinati. Con il gioco la violenza si sublima – e in ciò forse concentra, invece che disperderlo, il proprio veleno – attraverso ciò che è proprio dell’infanzia, e per associazione, dell’innocenza, laddove riscopriamo da sempre quell’impulso –dovremmo chiamarlo istinto?– a giocare col fuoco. Più che un titolo, ‘Alle armi’ è una formula: una dichiarazione d’intenti, e insieme un grido d’allarme. E forse anche un’esortazione, un appello. A prendere le armi, certo: ma quali? video .
dal 26/07/2024 al 28/07/2024 ore 20.30
Hombre Collettivo, composto da Angela Forti (1998), Agata Garbuio (1988), Riccardo Reina (1986) e Aron Tewelde (1996), nasce nel 2019 dal corso di formazione professionale per le tecniche e i linguaggi del teatro di figura Animateria. Già dal primo studio, Le città indicibili (selezionato Progetto Cantiere 2019), il gruppo dimostra la propensione alla ricerca e alla sperimentazione sui linguaggi del teatro di figura, da cui deriva una forte tendenza all’ibridazione e alla contaminazione di tecniche e codici. Una pratica condivisa nei suoi fondamenti e che si avvale delle diversificate competenze del gruppo, in una visione artistica coerente quanto sfaccettata. La ricerca del gruppo si concentra, poi, sull’intersezione tra teatro d’oggetti e teatro civile, nel tentativo di affrontare in modo alternativo tematiche storiche e politiche fondamentali e attuali. Da questa intenzione nasce Casa Nostra, che vince il Premio Scenario Infanzia 2020 e il Premio della Critica Direction Under30 2021. A marzo 2023 il gruppo debutta con Alle Armi, spettacolo per il pubblico adulto che affronta il tema dell’industria bellica, co-prodotto da Teatro Metastasio di Prato e Associazione Malerba. Sempre nel 2023 la compagnia è tra i venti progetti segnalati da Rete Critica.
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