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La coreografia si sviluppa in due quadri intitolati Passage e Paysage.
Passage è uno stretto corridoio di luce in cui il limite diventa forza attraverso un duetto di corpi femminili continuamente interrotto da un ritmo scandito da frequenze basse e suoni concreti. I due corpi si intersecano sottolineando le intenzioni delle due danzatrici di volersi incontrare o di ritrarre loro stesse nella forma dell’altra senza mai pienamente riuscirci. La difficoltà di trovare un equilibrio stabile riflette il ritmo sincopato e ripetitivo. Ogni tentativo di incontro genera un non-sense, un circuito straniante che mette chi guarda in una condizione di imprevedibilità e di fascino. Solo nel quadro finale intitolato Paysage la ripetizione diventa una forma di cambiamento e i due corpi in scena divengono uno l'alter ego dell’altro.