Dietro all’immagine del sabba demoniaco, antropofago, magico e violento, si intravede l’eco stravolta di un culto estatico dominato da una misteriosa dea notturna dai molti nomi e connesso a una cerimonia per la fertilità della terra. Se la possessione viene spesso considerata come la visita di una entità divina tra gli esseri umani, l’estasi al contrario è un viaggio di ascesa celeste o di discesa infernale dell’anima umana fuori dal corpo. Da questo concetto di corpo “in spirito”, nasce l’idea di una coreografia che tesse le trame di un sabba immaginato.
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Farà seguito alla rappresentazione l’incontro: Artists in conversation – Art is Young.
In conversazione con i giovani artisti locali Artūrs Čukurs, Beate Poikāne e Katrīna Dūka, la compagnia discuterà delle aspettative e delle visioni del futuro della loro generazione, e di come queste possano essere realizzate nell'arte.
La conversazione è parte di una serie di dieci eventi organizzati dall'Ambasciata d'Italia a Riga dal titolo Caffè Young Italy, progetto che, oltre a presentare talenti italiani emergenti in diversi campi artistici, intende favorire il dialogo tra le giovani comunità creative italiane e lettoni.

Il Festival ospita anche lo spettacolo Le Sacre du Printemps (29-30 agosto, ore 19).
Abbinata alla rappresentazione del giorno 30, una visita tattile/guidata per persone con disabilità visive, un tour dietro le quinte in cui toccare con mano l'allestimento, i costumi, le maschere, gli oggetti di scena e conoscere i danzatori e i loro personaggi.
Il 30 agosto, inoltre, dopo lo spettacolo, dj set a cura di Demetrio Castellucci aka Black Fanfare presso il Centro Festival: DJ DĖMĖ (ore 22).