Mariangela Gualtieri a "MULTIPLI FORTI Voci dalla letteratura italiana contemporanea"
salta a esito operazione
Teatro
MULTIPLI FORTI Voci dalla letteratura italiana contemporanea è un’iniziativa promossa dall'Istituto Italiano di Cultura di New York diretto da Fabio Finotti, realizzata in collaborazione con FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori) – Premio THE BRIDGE – Casa Italiana Zerilli Marimò, NEW YORK UNIVERSITY– HUNTER College, CUNY – FORDHAM UNIVERSITY – RIZZOLI Bookstore.
La manifestazione, curata da Maria Ida Gaeta, è rivolta al pubblico delle lettrici e dei lettori e al mondo editoriale internazionale. Una finestra transatlantica sulle maggiori tendenze della letteratura italiana del nostro tempo, raccontata dalle autrici e dagli autori che l’hanno scritta e la stanno scrivendo. Un appuntamento annuale per costruire, fuori da qualsiasi stereotipo culturale, un ponte letterario tra Italia e Stati Uniti.
Mariangela Gualtieri è tra gli ospiti della 4^ edizione (14-15-16 gennaio 2025) (il programma completo allegato nella “scheda tecnica”).
Il 15 gennaio la poetessa presenta il rito sonoro “Nostalgia per le Cose Impossibili” (ore 18, Fordham University McNally Auditorium).
dal 15/01/2025 al 15/01/2025 ore 18.00
Nostalgia per le Cose Impossibili
Rito sonoro della poetessa Mariangela Gualtieri
con la partecipazione di Natasha D. Trethewey e Olivia Sears
“Tutte le parole alludono ad una parola perduta e la si sente pulsare
anche nel fondo della respirazione stessa” María Zambrano
Portare la poesia in teatro significa per me cavalcare la vertigine acustica del verso, far scoprire l’immediata efficacia di quella sottile, potente energia che chiamiamo appunto ‘poesia’, farne sentire la ritmica e la melodia, mettere in risonanza i corpi con la parola poetica. Quando la poesia si fa suono allora non solo la mente, ma tutto il corpo accoglie il vibrare delle onde acustiche e l’intensità del sentire diventa la stessa che proviamo con la musica. Il corpo è il grande esperto di gioia. Sarà bello, spero, sentire che la poesia dà gioia, subito, che porta nutrimento alle nostre interiorità un po’ rinsecchite, denutrite da questo tempo che ci vuole frettolosi, sempre fuori di noi, affaccendati nei suoi inesauribili dettami. Nostalgia delle cose impossibili tiene insieme parole e silenzio, timbri esortativi e riflessivi, invocazione e imprecazione, bestemmia e preghiera.