I liberalupi sono quasi impossibili da scoprire. Visti da fuori sembrano più o meno persone normali. Certo, ci sono degli indizi: è assai facile che manchi loro un pezzo di dito, il lobo di un orecchio, una o due dita dei piedi. Perché un liberalupi è il contrario di un domatore: accoglie un lupo cresciuto in cattività e gli insegna a vivere di nuovo tra i boschi, a ululare, ad ascoltare il richiamo della foresta. Feo è una bambina di undici anni ed è una di loro, proprio come la sua mamma, e da sempre vive tra boschi perennemente bianchi di neve, avvolta nel profumo di legna e di pelliccia. Non tutti però amano i lupi, e ancor meno chi li aiuta a tornare selvaggi. E così, quando la mamma viene incarcerata ingiustamente, Feo non ci sta, e corre a salvarla.
Uno spettacolo ispirato all’omonimo romanzo di Katherine Rundell, Premio Hans Christian Andersen 2017. Un’avventura tra boschi innevati e lande ghiacciate che ci parla di coraggio, di amicizia, di fiducia, di ragazzi e bambini che provano a cambiare le cose, rieducandosi così alla libertà, proprio come i lupi. Imparare ad ascoltare la natura, a conoscerla e a rispettarla è il filo rosso che attraversa l’intero spettacolo.
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Lo spettacolo sarà recitato interamente
in lingua spagnola. Titolo:
La chica de los lobos.