LOMALINF-BF

LOTTA ALLA MALNUTRIZIONE INFANTILE NEL NORD DEL BURKINA FASO

  Anno
2019
  Tipo di progetto
Ordinario
  Obiettivo
GOAL 2: SCONFIGGERE LA FAME Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile
Area di intervento
Burkina Faso
Capofila
LVIA
Partner regionali
COOPERATIVA SOCIALE EQUAMENTE, ISTITUTO COMPRENSIVO N.4, ISTITUTO COMPRENSIVO N.6, ISTITUTO COMPRENSIVO N.3
Partner locali
CONSEIL RÉGIONAL DES UNIONS DU SAHEL
Contributo
24.500,00 €
Per informazioni
cooperazioneinternazionale@regione.emilia-romagna.it
Descrizione
Il progetto si pone come obiettivo quello di continuare a garantire l'accesso ai servizi sanitari essenziali alle comunità locali e, in particolare, la presa in carico dei bambini affetti da malnutrizione acuta severa (che nella regione del Sahel superava, nel 2018, il 3%), intervenendo su 3 assi: asse 1) il sostegno ai 5 ospedali della provincia sotto stress (perché frequentati, soprattutto quello principale, a Gorom-Gorom, l'unico dotato di una pediatria, da un numero molto elevato di pazienti, a causa della presenza di decine di migliaia di sfollati e rifugiati) e a 3 centri di salute comunitari chiusi (perché abbandonati dal personale sanitario statale, fuggito per paura) attraverso il collocamento di 1 medico e di 10 infermieri volontari (dotati, per i loro spostamenti, di "tricicli a motore" che permettono, in assenza di ambulanze, ormai tutte rubate dai terroristi, di trasportare dei malati);asse 2) il rafforzamento della cosiddetta "strategia avanzata" che consiste nell'organizzare nelle zone più pericolose (per la presenza dei gruppi terroristici) dei "punti sanitari avanzati" che permettano alle comunità che vivono nei villaggi più isolati e che oggi, per paura, non si recano più ai centri di salute, di ricevere regolarmente (almeno due volte al mese) la visita di infermieri e le cure essenziali (in particolare per i bambini malnutriti e le donne incinte);asse 3) la sensibilizzazione comunitaria (nei villaggi e presso i centri di salute) delle donne sulle buone pratiche da adottare per l'alimentazione dei neonati e dei bambini fino ai 2 anni di età, che sono i più a rischio di sviluppare forme di malnutrizione, sia quella acuta sia quella cronica.