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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 1677

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta regionale ad intervenire in favore delle persone anziane mediante misure di sostegno alla domiciliarità. (08 10 20) A firma dei Consiglieri: Catellani, Facci, Pelloni, Marchetti Daniele, Stragliati, Occhi, Bergamini, Rainieri, Bargi, Delmonte, Liverani, Rancan, Montevecchi, Pompignoli

Testo:

R I S O L U Z I O N E

ex articolo 104 Regolamento interno dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna

 

 

L'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna

 

Premesso che:

-          la struttura demografica dell’Emilia Romagna presenta un indice di vecchiaia, per l’anno 2020, pari a 186,4 (rapporto fra over 65 e under 14), con una struttura di popolazione di tipo così detto “regressivo”;

-          i bisogni e le istanze – anche non manifeste – della fascia di popolazione anziana (over 65) e grandemente anziana (over 75) riguardano, oggi, in Emilia Romagna oltre 1 milione di persone (1.076.060), su un totale di residenti che sfiora i 4,5 milioni (4.467.518);

-          in particolare la popolazione dei “grandi anziani”, rappresentata dalle persone con più di 75 anni (560.835 persone), incide per il 12,6% sul totale dei residenti: ovvero 1 persona su 10 è collocata in questa fascia di età;

-          dalle ricerche più recenti, condotte anche a livello nazionale, è emerso che la stragrande maggioranza delle persone anziane CHIEDE di poter invecchiare nella propria casa, e questa naturale inclinazione della persona anziana assume, nel nostro Paese, una connotazione del tutto particolare tenendo conto che la maggioranza degli anziani italiani (80,3%) vive nella casa di proprietà;

-          la possibilità di assecondare questa scelta (diritto), senza che sia penalizzante, dipende in larga misura dalla qualità dell’abitazione della persona anziana e dalla qualità del welfare di prossimità (quartiere) in cui l’abitazione è situata;

-          ai bisogni tipici dell’età si sommano, drammaticamente e spesso improvvisamente necessità altre, che attengono la sfera sociale, assistenziale, sanitaria e sociosanitaria, manifestando una complessità e una cointeressenza che impongono di fornire risposte articolate, adeguate all’esigenza di ciascuna persona anziana;

-          il quadro complessivo dell’Emilia Romagna denota una quota crescente di popolazione anziana, con crescenti limitazioni funzionali, che in maggioranza vive da sola, in abitazione di proprietà di grandi dimensioni e funzionalmente carenti;

-          con l’aumento dell’età media delle persone si incrementeranno non solo i bisogni, ma anche le malattie, a cominciare da quelle dementigene, ed è necessario ripensare la sostenibilità dei modelli di assistenza (sanitaria), rivedendo l’attuale modello e favorendo una maggiore conservazione dell’anziano nella propria abitazione e riducendo alle fasi acute i ricoveri in strutture assistite;

-          lo stesso Ministro della Salute, Roberto Speranza, in audizione in Commissione Igiene e Sanità in Senato ha dichiarato il 29 settembre 2020, assegnando alla casa, territorio e alla sanità di prossimità ruolo essenziale: “Vorrei che la casa diventasse il primo luogo per l’assistenza domiciliare agli anziani” e che “la casa fosse il primo luogo di cura”;

-          fra gli accresciuti e crescenti bisogni extra sanitari della popolazione anziana e grandemente anziana vi sono inevitabilmente anche quelli legati alla sfera della povertà energetica (PE): quest’ultima si rammenta essere misurabile, secondo la Commissione Europea grazie ai seguenti indicatori combinati, di tipo primario e secondario:

 

-            Primari (afferenti l’accesso limitato ai servizi energetici causa incidenza spesa energetica su reddito):

-            Arretrati su bollette

-            Basso dispendio energetico assoluto

-            Incapacità di mantenere la casa sufficientemente calda

-            Elevata percentuale di dispendio energetico nel reddito

 

-            Secondari (che includono i prezzi dell’energia e i dati relativi alle abitazioni):

-            Prezzi olio combustibile

-            Prezzi carbone

-            Prezzi teleriscaldamento

-            Prezzi biomassa

-            Prezzi elettricità domestica

-            Prezzi gas uso domestico

 

-          la povertà energetica in generale e la povertà energetica nello specifico della popolazione anziana e grandemente anziana è quindi strettamente correlata a fattori quali il reddito, la rilevanza della spesa energetica sul reddito stesso, la effettiva capacità di raggiungimento di condizioni di comfort;

-          diviene quindi impellente fornire  risposte  per migliorare la qualità della vita dell’anziano ed evitarne l’isolamento sociale, contestualmente  ritardandone  il più possibile l’inserimento in RSA e case protette , facendolo vivere nel proprio  ambiente abitativo – efficientato e  funzionalmente adeguato alle mutate esigenze  - promuovendone un maggiore benessere e una migliore autonomia, elementi centrali per un approccio basato sull'invecchiamento attivo, anche attraverso  l'implementazione di nuove tecnologie  - c.d. building automation - che incrementano l'indipendenza della persona e il livello di sicurezza dell'ambiente domestico nonché tramite misure di adeguamento delle abitazioni dal punto di vista energetico mirate a scongiurare fenomeni di emarginazione sociale;

 

Richiamate:

-          le Politiche per l’Invecchiamento Attivo della Regione Emilia Romagna, che “… perseguono l’obiettivo generale di valorizzare e attivare il potenziale delle persone anziane, mobilitandone le risorse a beneficio della loro salute e benessere, ma anche della società regionale nel suo insieme, nell’ottica di promuovere una società per tutte le età e con attenzione al ciclo di vita, incardinandosi in un più ampio approccio culturale dei decisori pubblici volto a costruire un welfare di comunità”, così come previsto nell’ambito del progetto “Coordinamento nazionale partecipato e multilivello delle politiche sull’invecchiamento attivo”, WP2 – T1;

-          la Legge regionale 28 marzo 2014, n. 2: “Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare (persona che presta volontariamente cura ed assistenza)”;

-          la Legge regionale 5 dicembre 2018, n. 19: “Promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e prevenzione primaria”;

-          la Legge regionale 12 marzo 2003, n. 2: “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”;

-          La Deliberazione Assemblea legislativa 12 luglio 2017, n. 120: “Piano sociale e sanitario 2017-2019” e DGR 2 ottobre 2017, n. 1423: “Attuazione del Piano sociale e sanitario 2017-2019. Approvazione delle schede attuative d’intervento e di indirizzi per l’elaborazione dei Piani di zona distrettuali per la salute e il benessere sociale” - DGR 21 dicembre 2016,

-          La DGR 21 dicembre 2016, n. 2230: “Definizioni e linee guida in materia di accompagnamento sociale” –

-          La DGR 22 novembre 2004, n. 2299: “Approvazione del Piano di Azione per la comunità regionale. Una società per tutte le età: invecchiamento della popolazione e prospettive di sviluppo”;

-          I Progetti Europei per l’Invecchiamento Attivo:

-            Sunfrail;

-            Partenariato europeo per l’invecchiamento sano e attivo (EIP-AHA);

 

Richiamate inoltre

-          La L.R. Emilia Romagna 3 febbraio 1994, n.5 Tutela e Valorizzazione delle persone anziane – Interventi a favore di anziani non autosufficienti;

-          La L.R. Emilia Romagna 12 marzo 2003, n.2 – Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali;

 

Richiamato altresì

-          Il programma di lavoro 2020 della Commissione Europea sul tema specifico della Povertà Energetica

 

Richiamati infine

-          Gli artt. 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, quanto alle norme istitutive del c.d. “Superbonus 110%”;

-          Il Provvedimento 8 agosto 2020 Agenzia delle Entrate, quanto alle Disposizioni di attuazione degli articoli 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;

-          Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del   6 agosto 2020, quanto ai “Requisiti tecnici per l'accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici” - cd. Ecobonus. (20A05394) (GU Serie Generale n.246 del 05-10-2020);

-          Il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 6 agosto 2020 – quanto ai “Requisiti delle asseverazioni per l'accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici” - cd. Ecobonus. (20A05395) (GU Serie Generale n.246 del 05-10-2020);

 

E avuto riguardo

-          allo spirito istitutivo delle norme regionali in materia di housing sociale, quali la Legge Regionale n. 24 del 2001 - Programma denominato “Housing Sociale 2019”. (Delibera Giunta regionale n. 78 del 21 gennaio 2019);

 

Tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta

 

al fine di dare concretamente attuazione agli impegni in materia di invecchiamento attivo, di valorizzazione della persona anziana,  di sostegno alla domiciliarità, di prevenzione di fenomeni di emarginazione sociale dovuti alla povertà energetica e con l’obiettivo di favorire il mantenimento della persona anziana nella propria abitazione ritardandone virtuosamente il più a lungo possibile  l’ingresso in RSA, e quindi contestualmente alleggerendo il carico delle graduatorie per l’accesso alle RSA medesime

 

a

 

sostenere concretamente, tramite il trasferimento ai Comuni di somme all’uopo destinate con criteri di tipo demografico,     l’iniziativa delle persone anziane che intendano adeguare la propria abitazione di proprietà tramite gli  interventi di cui  agli artt. 119 e 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 e s.m.i., relativamente ed esclusivamente a quelle  spese che, pur volte ad efficientare e rendere l’immobile in oggetto funzionalmente adeguato alle esigenze di maggiore autonomia della persona anziana non possano essere ricomprese fra gli interventi agevolabili ai sensi di detta normativa.

 

Precisando sin da ora che

 

gli interventi di cui alla presente iniziativa sono rivolti a persone anziane  e grandemente anziane così come definite in premessa; qualora il richiedente sia anche portatore   di menomazioni o di limitazioni funzionali permanenti e come tale riconosciuto da una Commissione Pubblica di accertamento e quindi potenzialmente anche beneficiario degli interventi di cui al c.d. “Fondo Barriere Architettoniche”  tale circostanza non sarà di per sé ostativa per l’accesso ai benefici  oggetto dell’attuale intervento, ma verrà tenuta in debita considerazione al fine di evitare la concentrazione di una pluralità di interventi a favore del medesimo soggetto;

 

onde scongiurare azioni di natura  speculativa  si dovrà  porre come vincolo ineludibile  l’impegno del beneficiario (del richiedente?) a conservare la residenza, l’effettivo domicilio e la reale dimora presso l’abitazione oggetto della presente iniziativa per un periodo congruo ed in ogni caso non inferiore ad anni 5, fatto salvo dovessero intervenire ragioni che acclaratamente lo impediscano (perdita dell’ autonomia personale secondo gli indici IADL e BADL in misura tale da rendere necessario il ricovero a tempo pieno in RSA-casa protetta o il trasferimento presso l’abitazione di un congiunto; decesso dell’interessato).

 

Onde valutare l’attrattività e la fattività dell’iniziativa, si reputa opportuno in fase sperimentale individuare nei Comuni con una popolazione sino a 15.000 abitanti il criterio da utilizzarsi per individuare i Comuni da coinvolgere, essendo il fabbisogno della popolazione anziana e le reali situazioni abitative di territori con dette caratteristiche demografiche nella disponibilità diretta degli uffici tecnici e dei servizi territoriali.

 

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