Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Oggetto: Le ricadute sul Pair della mancata applicazione del superbonus 110% a Bologna
Il sottoscritto Consigliere
Premesso che
̶ Il Superbonus 110% si configura tra gli strumenti di politica energetica del nostro Paese che indirizza in particolare i temi efficienza energetica e prestazione energetica degli edifici rappresentando allo stesso tempo un’opportunità per la ripresa economica;
̶ La sua rapida gestazione ed il critico contesto di applicazione, cui si rivolge, hanno comportato difficoltà nella tanto attesa applicazione ed hanno portato l’Agenzia delle Entrate a riassumere con la circolare 30/E ed in oltre 80 pagine le risposte ai dubbi di cittadini, professionisti e imprese;
̶ Il superbonus si aggiunge a strumenti già esistenti e che già generano una spesa annua sia per interventi con Ecobonus che Sismabonus superiori ai 3 miliardi di euro;
̶ gli interventi definiti trainanti dal Superbonus 110% si è generata una consistente spesa media annuale:
̶ per la coibentazione dell’involucro (incluso il c.d. cappotto termico) poco più di 800 milioni, mediamente circa 34.000€ per intervento;
̶ per l’installazione di nuovi impianti di climatizzazione circa 752 milioni, mediamente circa 31.000€ per intervento;
̶ per gli interventi strutturali di prevenzione del rischio sismico indicativamente 80 milioni di euro, mediamente circa 3.500€ per intervento.
Constato che
̶ attualmente il numero di cantieri attivati è esiguo, ma si stima che circa 9 milioni di famiglie potrebbero generare una potenziale domanda aggiuntiva per il Superbonus 110%;
̶ La legge di Bilancio 2021, approvata in via ufficiale, in tema Superbonus prevede una serie di disposizioni, tra cui la proroga fino al 30 giugno 2022, per gli edifici che a giugno di quell’anno hanno concluso il 60% dei lavori, fino al 31 dicembre 2022 e la proroga fino al 31 dicembre 2022 per le opzioni alternative alla fruizione diretta del superbonus (sconto in fattura e cessione del credito);
Rilevato che
̶ Il Superbonus, consente di svolgere lavori di miglioramento energetico con un contributo del 110% dallo Stato purché si aumenti di due classi energetiche l’edificio;
̶ Il regolamento edilizio del Comune di Bologna ha introdotto però la necessità di raggiungere classi A1 o superiori;
̶ Sicuramente gli edifici degli anni ’50 o ’60 non riuscirebbero a raggiungere quelle classi energetiche e, probabilmente, neppure le abitazioni più recenti;
̶ I proprietari di abitazioni di Bologna, in pratica, non usufruiranno del Superbonus e quindi non ammoderneranno i sistemi di riscaldamento e non investiranno su soluzioni di risparmio energetico;
Si interroga la Giunta per conoscere
̶ Se è al corrente della problematica esposta e se ritiene dannosa la limitazione imposta dal Comune di Bologna;
̶ La ricaduta dei mancati interventi di efficientamento energetico del capoluogo di regione sul PAIR.