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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 2481

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Oggetto:
Testo presentato:
2481 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa misure di sostegno per le imprese ed i lavoratori del comparto dei bus turistici. A firma dei Consiglieri: Rancan, Pelloni, Rainieri, Facci, Pompignoli, Occhi, Delmonte

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

I sottoscritti Consiglieri del Gruppo Lega Salvini Emilia – Romagna

 

Premesso che:

̶            A causa della pandemia da Covid - 19, il comparto dei bus turistici è stato uno dei primi settori a fermarsi e, presumibilmente, sarà uno degli ultimi a ripartire. Uno dei settori più fortemente colpiti dall’emergenza, perché di fatto la pandemia ha determinato pressoché un blocco integrale dell’attività, trattandosi di un settore che si rivolge prevalentemente al mercato turistico e/o degli eventi, come fiere, congressi, ecc.

̶            In Italia, questa realtà conta 6000 imprese con circa 25000 dipendenti e produce 2,5 miliardi annui di fatturato solo per il settore noleggio. 1,7 miliardi di chilometri percorsi annualmente e 450 milioni di litri di carburante consumati, oltre ad un indotto che comprende guide, accompagnatori, officine, carrozzieri, costruttori, assicurazioni, gommisti, elettrauto e l’acquisto di mezzi, che ogni anno genera l’immatricolazione di circa 750 bus con un fatturato di circa 220 milioni di euro.

̶            Il comparto dei bus turisti genera importanti ricadute anche sui bilanci pubblici, se si contano i circa 270 milioni di accise derivanti dall’acquisto di carburanti ed ulteriori 100 milioni di euro incassati dai comuni attraverso i tickets bus.

 

Considerato che:

̶            Le imprese del comparto hanno visto pressoché azzerarsi i propri fatturati, subendo una perdita complessiva di oltre due miliardi di euro, senza alcuna prospettiva di ripartenza nel breve - medio termine.

̶            Un bus da turismo ha un costo di acquisto di circa 300/500 mila euro (il settore non usufruisce di contributi particolari e/o agevolazioni per l’acquisto dei mezzi), registrando mediamente una svalutazione annua del 20% per il primo anno e del 15% dal secondo anno. Questo significa che la perdita di valore patrimoniale - economica dei beni strumentali impiegati si somma alla perdita complessiva del fatturato, aggravando ulteriormente la situazione del comparto; problema che andrà ad acutizzarsi alla scadenza del leasing e/o del riscatto, quando l’importo da versare sarà più alto del valore degli stessi mezzi.

 

Preso atto che:

̶            Nonostante l’ingente numero di imprese e dipendenti facenti parte del comparto dei bus turistici, il settore è stato quasi del tutto escluso dagli aiuti previsti dal Governo, ad eccezione di alcune misure risicate inserite all’interno del D.L. Ristori bis.

̶            È necessario supportare la categoria in questa situazione di drammatica crisi, prevedendo misure idonee e fondi che possano concretamente ristorare i guadagni persi dall’intero comparto, legato inevitabilmente al turismo regionale, nazionale ed internazionale. Il rischio è quello di assistere alla chiusura di molte aziende nel 2021, con la conseguente perdita di posti di lavoro e ripercussioni anche sulla filiera connessa ai bus turistici (case costruttrici, officine, gommisti, ecc.).

 

INTERROGANO LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE

 

Se intenda, al pari di altre Regioni italiane, mettere in campo provvedimenti concreti che permettano di sostenere le imprese e i lavoratori del comparto dei bus turistici, duramente colpiti dalla crisi causata dalla pandemia di Covid - 19, a partire dal rimborso della tassa automobilistica con riferimento all’anno 2020 e l’esenzione dalla stessa per l’anno 2021; nonché con la stipula di accordi e convenzioni tese a rafforzare il servizio pubblico in ottemperanza agli obblighi di distanziamento imposti dalla pandemia.

 

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