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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 2503

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Oggetto:
Testo presentato:
2503 - Interrogazione a risposta orale in commissione sui possibili provvedimenti "salva-infanzia" per regolamentare e limitare l'utilizzo dei dispositivi elettronici, delle app e degli smartphone tra i giovanissimi. A firma della Consigliera: Castaldini

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

 

Oggetto: Provvedimenti “salva-infanzia” per regolamentare e limitare l’utilizzo dei dispositivi elettronici, delle app e degli smartphone tra i giovanissimi

 

 

Il sottoscritto Consigliere

 

Premesso che:

̶            il 21 gennaio 2020, a Palermo, una bimba di soli 10 anni è morta a causa di una sfida estrema su Tik Tok, il noto social network, ambito dai giovanissimi;

̶            l’Autorità Garante per la Privacy ha vietato al Social di usare i “dati di utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica”;

̶            il Garante già a dicembre aveva contestato a Tik Tok una serie di violazioni: scarsa attenzione alla tutela dei minori; facilità con la quale è aggirabile il divieto, previsto dalla stessa piattaforma, di iscriversi per i minori sotto i 13 anni; poca trasparenza e chiarezza nelle informazioni rese agli utenti; uso di impostazioni predefinite non rispettose della privacy;

 

Osservato che:

̶            la famiglia è il luogo dell'educazione all'appartenenza, all'esperienza della paternità e della maternità;

̶            nella famiglia è evidente come l'elemento fondamentale di sviluppo della persona sta nell'appartenenza reciproca, ovvero nella libertà che permette al minore di affermarsi con una propria identità;

̶            il diritto dei minori viene a coincidere con quel vasto insieme di norme che raccolgono tutti i diritti che sono riconosciuti ad ogni cittadino e che assumono una particolare caratteristica in rapporto alla peculiare situazione del suo destinatario. Tale peculiarità deriva dalla condizione del fanciullo come soggetto in formazione e si fonda sui reali bisogni e sulle concrete esigenze di una personalità in evoluzione, aventi per oggetto l’identificazione degli strumenti giuridici e sociali necessari per rispondere alla legittima aspirazione alla libertà;

̶            l’educazione è un compito proprio della famiglia e lo Stato può favorirne l’azione con interventi legislativi mirati;

 

Rilevato che:

̶            il sen. Andrea Cangini, membro della Commissione Cultura al Senato, si è appellato, al Governo e a tutte le forze politiche affinché prendano sul serio il rapporto tra social e giovanissimi;

̶            a seguito dell’appello si è avviato, nel Paese, un dibattito pubblico sul ruolo dei media, sulle responsabilità dei genitori e sul necessario coinvolgimento del Parlamento in merito alla regolamentazione del settore;

 

Considerato che:

 

̶            il sen. Cangini ha proposto, nel dettaglio, di:

̶            rendere obbligatoria, per i minori di 18 anni, l’installazione sul proprio smartphone di una app per il controllo parentale che certifichi le ore d’uso e inibisca l’accesso ai siti vietati ai minorenni;

̶            condizionare la possibilità di iscriversi a un social alla verifica, dell’identità;

̶            rendere obbligatorio ed effettivo l’“age verification” sui social così come previsto dal Gdpr europeo;

̶            inibire l’utilizzo dei telefonini nelle scuole a studenti e insegnanti;

 

Evidenziato che:

̶            il ministro dell’Innovazione Paola Pisano ha sottolineato che “lo strumento tecnologico per verificare l’età dei giovani e delle giovani sulle piattaforme di social network esiste e tra i tecnici si chiama ‘age verification’; può e deve essere applicato in modo tale da non permettere ad alcun bambino o bambina di poter superare questo limite”;

̶            la Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa si è detta favorevole alla proposta Cangini ed ha affermato la necessità di istituire un tavolo guidato dalla Presidenza del Consiglio per stabilire alcune regole come, appunto, l’età minima per possedere un cellulare;

 

Si interroga la Giunta per sapere:

 

  1. se è a conoscenza della problematica e se ha a disposizioni dati specifici sul cyberbullismo in Emilia-Romagna;
  2. se il Garante dei Minori Regionale ha ricevuto segnalazioni in merito;
  3. se condivide le proposte avanzate dal sen. Cangini e condivise dal sottosegretario Zampa e, nel caso, come intenda sollecitarle;
  4. se ritiene necessaria un’audizione in Commissione IV dell’Assessore competente e dei principali stakeholder per analizzare compiutamente la situazione del rapporto social-minori in Emilia-Romagna.

 

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