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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 2538

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Oggetto:
Testo presentato:
2538 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa opere a difesa della costa emiliano romagnola, con particolare riguardo al litorale di Bellaria Igea Marina (RN). A firma del Consigliere: Mastacchi

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

“Difesa della costa di Bellaria Igea Marina”

 

Il sottoscritto Marco Mastacchi Presidente del Gruppo RETE CIVICA Progetto Emilia-Romagna

 

 

Premesso che

 

l’arenile del litorale romagnolo è da tempo in sofferenza a causa di opere antropiche sui litorali, subsidenza, innalzamento del livello del mare, ed essendo venuto meno anche l’equilibrio naturale che compensava le erosioni marine con l’apporto dei sedimenti provenienti dai fiumi, trasportati sul litorale dalle correnti di costa, ci si è ingegnati con sistemi più o meno efficaci e non senza controindicazioni, per difendere la costa e il prezioso arenile;

 

lungo la costa romagnola compreso il comune di Bellaria Igea Marina sono comparse così le prime barriere frangiflutti, che costituiscono, per quanto insufficienti, la sola importante opera di difesa in caso di forti mareggiate, nel territorio comunale;

 

le “scogliere” per mantenere l’efficacia della loro azione necessitano di manutenzione, in quanto per effetto delle forti mareggiate cedono sul fondale sabbioso o per effetto dell’innalzamento del livello del mare non offrono una difesa efficace;

 

Visto che

 

negli ultimi decenni, la Regione ha eseguito sulla costa interventi di manutenzione annuali (semplici - ordinari) di ripascimento, prelevando sabbia dai punti dove si deposita sotto costa e riportandola nei punti di erosione (recuperando anche le sabbie della vagliatura dello spiaggiato);

dette opere non compensano l’erosione marina, tanto che nel 2002 (Progettone 1), nel 2007 (Progettone 2) e più recentemente nel 2016 (Progettone 3) con enormi prelievi da dune sottomarine, si sono realizzati dei maxiripascimenti con i cosiddetti “progettoni”, “sparando” sulle spiagge, da imbarcazioni poste al largo, enormi quantità di sabbia per compensare l’erosione e ricostituire l’arenile;

nonostante l’impegno di manutenzione annuale per il ripascimento delle sabbie dell’arenile e straordinario dei “progettoni”, che comunque andrebbero ripetuti ogni 5 anni, dal 2004/2005 non si è più intervenuto nella manutenzione delle barriere frangiflutti, riducendo di fatto l’efficacia della difesa della costa e degli stabilimenti balneari, i cui manufatti sono i primi a subire le conseguenze delle mareggiate;

 

Considerato che

 

nel comune di Bellaria Igea Marina, come anche in altri comuni limitrofi, i concessionari di spiaggia, si caricano di spese per innalzare “le dune” (barriere di sabbia di un paio di metri di altezza realizzate con continuità su tutto il litorale), solitamente entro il mese di novembre, per difendere i manufatti delle loro attività nel periodo in cui le mareggiate sono più forti, rimodulando, prima della stagione estiva, la naturale conformazione della spiaggia;

 

tali apprestamenti, da soli, non offrono un adeguato riparo quando la “prima linea” di difesa costituita dalle “scogliere” non esercita appieno il suo scopo, avendo nel tempo ridotto l’effetto barriera per mancanza di manutenzione;

 

Interroga la Giunta regionale e l’assessore competente per sapere

 

̶            se e come intenda attivarsi, prima dell’avvio della nuova stagione balneare, per “ricaricare” le scogliere a difesa della costa nel comune di Bellaria Igea Marina e lungo tutta la costa romagnola, per non compromettere lo sviluppo dell’industria turistico-balneare, nel frattempo diventata leader in Europa, già fortemente colpita da questa pandemia anche nella stagione scorsa

̶            quali strategie, intenda seguire nell’approccio a un problema che si ripropone annualmente e che colpisce le nostre spiagge che rappresentano un grande patrimonio pubblico e prima ancora un bene comune, da tutelare e da valorizzare, e quali siano gli interventi per i tratti costieri a più elevato rischio di erosione e sommersione che intende attivare in funzione di una gestione sostenibile delle risorse di sabbia disponibili

 

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