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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 2564

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Oggetto:
Testo presentato:
2564 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa le problematiche relative alla sindrome da sensibilità chimica multipla. A firma della Consigliera: Castaldini

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

 

Oggetto: Sensibilità Chimica Multipla

 

 

Il sottoscritto Consigliere

 

Premesso che:

̶            la Sindrome da sensibilità chimica multipla (Multiple chemical sensitivity syndrome - MCS) o Intolleranza idiopatica ambientale ad agenti chimici (IIAAC) è un disturbo cronico, reattivo all’esposizione a sostanze chimiche, a livelli inferiori rispetto a quelli generalmente tollerati da altri individui, e in assenza di test funzionali in grado di spiegare segni e sintomi;

̶            il quadro sintomatologico, che in genere tende a regredire a seguito della rimozione dell’agente chimico implicato, comprende disturbi numerosi e aspecifici, a carico di più organi. Generalmente sono interessati il sistema nervoso e almeno un altro organo o apparato. Il quadro può presentare vari gradi di severità, dal solo malessere e discomfort fino a una grave compromissione della qualità di vita;

̶            la MCS è una delle malattie più gravi conosciute al mondo poiché implica una incapacità a respirare e quindi a vivere negli ambienti dove sono presenti sostanze chimiche di sintesi anche a minime dosi e comporta una invalidità che impone l’isolamento fisico totale impedendo qualsiasi forma di vita sociale e lavorativa. Nella quasi totalità dei casi la patologia induce il cittadino, affetto, alla incapacità a metabolizzare i farmaci e quindi alla impossibilità a ricorrere e sopportare cure di uso comune;

̶            sul piano sociale la MCS costringe colui che ne è affetto ad un preoccupante stato di povertà o di indigenza, non essendo più in grado di offrire alcuna prestazione lavorativa e quindi incapace di provvedere al proprio sostentamento;

 

Constatato che:

̶            la Regione Emilia-Romagna ha riconosciuto la MCS fin dal 2005, inserendola nell’elenco delle malattie rare con Delibera di Giunta 25/2005, conseguentemente al D.M. n.279 del 18.5.2001 che inserisce la “intolleranza a Xenobiotici Ambientali” nell'elenco delle malattie rare;

̶            a seguito di questa delibera è stato istituito un Centro di Riferimento per diagnosi e cura della MCS, attivo dal settembre 2007 presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna;

̶            nello stesso anno 2007 la Regione Emilia-Romagna ha emanato delle direttive alle Aziende Sanitarie volte a “garantire l’assistenza sanitaria per affrontare le varie sintomatologie che manifestano gli assistiti con sintomi riconducibili a MCS” (Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali – PG 2007 n.5428 del 08/01/2007);

Rilevato che:

̶            il 26/07/2018 l’Assemblea Regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato all’unanimità la Risoluzione n°6766, che nello specifico impegna la Giunta regionale:

̶            “ad emanare una direttiva per le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, affinché si dotino in tempi celeri, coinvolgendo  le  Associazioni  di  persone  affette  da  tale  patologia,  di  apposita  regolamentazione volta  ad  uniformare  la  risposta  sanitaria  e  fornire  indicazioni  sulla  realizzazione  di  un  percorso assistenziale  per  i  pazienti  con  Sintomi  riconducibili  a  "Sensibilità  chimica  multipla"  (MCS) (intolleranza alle sostanze chimiche - ISC) nei vari setting assistenziali delle aziende ospedaliere e sanitarie locali, sull’esempio di quanto fatto dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria S.Anna di Ferrara e AUSL di Ferrara, che hanno redatto un’apposita “Istruzione Interaziendale Operativa”, che consente a queste persone di accedere in sicurezza, senza doversi  aggravare  ulteriormente  a  causa  delle  sostanze  chimiche  aerodisperse,  alle  strutture sanitarie;”

̶            “a valutare la possibilità di inserire le poliallergie alle sostanze chimiche nei percorsi assistenziali del servizio sanitario regionale, mantenendo quale primo riferimento regionale il Centro di Bologna, individuando,  nei  territori  provinciali,  presso  gli  ospedali,  idonee  modalità  organizzative,  per  i pazienti  di  tale  territorio,  al  fine  di  migliorare  i  percorsi  assistenziali  (utili  a  meglio  collegare  gli specialisti per la diagnosi e la cura delle patologie d’organo);

̶            ad attivarsi affinché si possa consentire ai pazienti con ISC (intolleranza a sostanze chimiche) di effettuare le visite mediche specialistiche e riabilitative tramite percorsi dedicati che riducano per quanto possibile il contatto con qualsiasi tipo di agente inquinante, anche favorendo a tal scopo il maggior isolamento possibile dei pazienti “;

̶            “a valutare la possibilità della distribuzione della terapia farmacologica – compatibile con la patologia MCS -   e  le  supplementazioni vitaminiche e dietetiche, quando esse siano indicate e prescritte per la specifica condizione clinica, attraverso le Farmacie ospedaliere dell’intero territorio regionale, quale alternativa alla consegna da  parte  della  Farmacia  dell’Azienda  Ospedaliero -Universitaria  di  Bologna, nel  rispetto  dei  piani terapeutici,  al  fine  di  limitare  il  più  possibile  il  numero  dei  loro  accessi  all’area  ospedaliera  di Bologna;”

̶            “a valutare la possibilità dell’apertura di un tavolo di confronto tra le Associazioni di persone affette da tale patologia con la Commissione regionale che si occupa della farmacovigilanza, per promuovere una valutazione dei farmaci necessari ai malati con Sensibilità Chimica, senza additivi, solfiti, conservanti, e altre sostanze non tollerati dalle persone affette da tale patologia;”

 

Evidenziato che:

̶            la Regione non ha dato corso all’impegno previsto, fatta eccezione per l’Azienda Sanitaria ferrarese, le cui “Istruzioni Operative” consentono di eseguire in sicurezza le prestazioni ambulatoriali, diagnostiche e di ricovero ospedaliero;

̶            i “pazienti con poliallergie devono essere tenuti isolati dagli altri, sia in fase precedente alla visita che in caso di ricovero” (come disposto dalla Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali – nella direttiva del 08/01/2017 n°5028);

̶            i cittadini affetti da MCS sono anche pazienti allergici, con poli patologie cardiache, reumatologiche, oncologiche quindi pazienti fragili, che non possono essere esclusi da un adeguato e compatibile servizio sanitario regionale in questo grave periodo di emergenza sanitaria;

̶            a causa della Pandemia da SARS-CoV-2, le condizioni di salute di tutti i malati di MCS sono notevolmente peggiorate per il consistente uso di disinfettanti in ogni ambiente di vita sociale, ospedali, ambulatori, farmacie, uffici pubblici, supermercati, trovando nell’aria grandi quantità di sostanze chimiche aerodisperse (inquinanti), che provocando ulteriori difficoltà respiratorie e danni all’organismo;

 

Si interroga la Giunta per sapere:

 

  1. se è a conoscenza delle problematiche sopraccitate;
  2. quando e come intende applicare le “Istruzioni Operative” di Ferrara in tutte le Aziende Sanitarie della Regione, al fine di consentire la ospedalizzazione anche dei cittadini malati di MCS.
  3. quale ritiene sia la migliore cura, nei pazienti affetti da MCS, per la sindrome Covid-19;
  4. se e come la Regione intenda intervenire.

 

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