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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 2583

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Oggetto:
Testo presentato:
2583 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa il procedimento autorizzativo del comune di Caorso relativo a un parco logistico. A firma dei Consiglieri: Taruffi, Amico

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

Premesso che

 

in data 5 dicembre 2020 il proponente Confluence s.r.l. ha presentato al Comune di Caorso (Piacenza) istanza di verifica di assoggettabilità a VIA (screening) per il progetto denominato “Intervento di realizzazione e completamento di parco logistico in Caorso” in un’area di Superficie Territoriale (ST) pari a 207.324 mq che è già classificata come ambito specializzato in attività produttive secondo PSC e RUE, ora incolta e assolutamente priva di costruzioni;

 

il progetto appartiene alla seguente tipologia progettuale di cui agli allegati - Allegato B.3 alla legge regionale n.4/2018: “Progetti di infrastrutture B.3. 3) Progetti di sviluppo di zone industriali o produttive con una superficie interessata superiore ai 40 ettari”, e in quanto interessante un ambito urbano consolidato, “Progetti di infrastrutture B.3. 4) Progetti di sviluppo urbano all’interno di aree esistenti che interessano superfici superiori ai 10 ettari”;

 

in precedenza, con nota del 16 luglio 2020, pervenuta al Comune di Caorso in data 24 luglio 2020, prot. N.5979, la società proponente Confluence s.r.l., manifesta l’interesse allo sviluppo delle aree individuate negli strumenti urbanistici comunali alle tavole RUE 05, RUE 08 e RUE 09;

 

la Giunta Comunale, con notevole tempestività, mediante la Delibera n. 59 dello stesso giorno (24 luglio 2020) in cui la richiesta è stata protocollata, decide di accogliere positivamente tale richiesta per le indubbie ricadute occupazionali e perché il progetto si sviluppa, sia pure in variante all’attuale strumentazione urbanistica, all’interno della configurazione esistente;

 

il proponente Confluence s.r.l. ha ritenuto preferibile utilizzare lo strumento del S.U.A.P. (Sportello Unico Attività Produttive), sfruttando la scorciatoia degli artt. 7 e 8 del DPR 160 del 2010, che consentono al soggetto interessato – nel caso in cui lo strumento urbanistico non individui aree destinate all’insediamento di impianti produttivi o individui aree insufficienti – di chiedere la convocazione della conferenza dei servizi, in seduta pubblica, il cui esito positivo, nel caso comporti una variazione urbanistica, deve essere portato in Consiglio Comunale;

 

in seguito all’approvazione della legge regionale n. 24/2017, il Comune di Caorso ha approvato un primo Avviso Pubblico di Manifestazione di interesse con Delibera di Giunta Comunale n. 62 del 15 giugno 2018 ed un secondo Avviso Pubblico con  Delibera di Giunta Comunale n. 57 del 24 luglio 2020 (questa data ricorre spesso) nei quali tuttavia non è presente alcuna manifestazione di interesse relativa al progetto di Confluence s.r.l.;

 

Premesso inoltre che

 

l’ultimo monitoraggio mobile sistematico della qualità dell’aria su tutto il territorio di Caorso fu fatto da ARPAE nel 2012 e diede risultati analitici piuttosto allarmanti che attribuivano – nelle conclusioni del rapporto – al “traffico veicolare di attraversamento che interessa la SP 10, alla presenza dei flussi veicolari dell’Autostrada A21 e, non ultime, alle emissioni in atmosfera dovute all’attività produttiva, importanti fattori di pressione per la matrice aria, caratteristici dell’area in esame”, fattori che dal 2012 ad oggi non sono più stati monitorati ma che è lecito attendersi si siano accentuati;

 

l’Accordo Territoriale sottoscritto dallo stesso Comune di Caorso, dal Comune di Monticelli d’Ongina e dalla Amministrazione Provinciale il 26 gennaio 2012, ampliando quanto già previsto dal PTCP, programmava un enorme Polo Produttivo di Sviluppo Territoriale sovracomunale (mq 3.393.334) a prevalente destinazione logistica, chiamato PPST (Polo Produttivo di Sviluppo Territoriale ) n. 2 “San Nazzaro-Caorso”, solo in parte già attuato e attualmente non connesso alla ferrovia;

 

nell’Accordo si precisava che la Provincia, in sede di esame del Progetto unitario, avrebbe valutato anche la necessità di integrare l’accordo territoriale (art. 3, comma 12 dell’accordo) con un’Analisi ambientale (art. 7, comma 2), che tuttavia ad oggi non è ancora stata svolta;

 

il PTCP vigente, approvato con Delibera n. 69 del 2 luglio 2010, sviluppa le seguenti linee di intervento traducendole nelle previsioni localizzative indicate nella tavola T2 e nelle relative Norme di Attuazione:

̶            dare priorità, rispetto alla compromissione di nuove porzioni di territorio, al recupero e alla riqualificazione delle aree produttive dismesse;

̶            promuovere la qualificazione come aree ecologicamente attrezzate dei nuovi insediamenti produttivi e di quelli esistenti di maggior rilevanza;

̶            garantire la coerenza tra assetto degli ambiti produttivi e assetto del sistema insediativi, del sistema infrastrutturale e dell’ecosistema, promuovendo in particolare l’utilizzo del trasporto su ferro e del trasporto combinato; in questo quadro è previsto che nuove aree per la logistica possano essere previste solo in ambiti già effettivamente serviti dalla ferrovia;

̶            spingere le politiche urbanistiche attuative verso la qualità del disegno urbanistico e costruttivo degli ambiti produttivi;

̶            promuovere il coordinamento e l’integrazione su scala provinciale dell’offerta di aree e servizi logistici dei poli già presenti;

̶            contenere l’utilizzo di risorse ambientali non rinnovabili.

 

Considerato che

 

il POC del Comune di Caorso è stato approvato con Delibera n. 21 del 19 agosto 2013 ed avendo validità quinquennale è attualmente decaduto;

 

l’art. 4 della legge regionale n. 24/2017 consente, nel periodo intercorrente all’avvio del nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale), “per dare immediata attuazione a parte delle previsioni contenute nei vigenti PSC”, di approvare accordi operativi susseguenti a manifestazioni di interesse, proposte di accordi che possono essere selezionati ed eventualmente approvati dal Consiglio Comunale in base ad un’apposita delibera di indirizzo che, in conformità ai principi di imparzialità e trasparenza, stabilisce i criteri di priorità, i requisiti e i limiti in base ai quali valutare la rispondenza all’interesse pubblico delle proposte stesse avanzate dai soggetti interessati;

 

tutto ciò premesso,

 

SI INTERROGA

 

la Giunta regionale e l’assessore competente al fine di conoscere:

 

dato che la Delibera di Giunta comunale n.59 del 24 luglio 2020 afferma che “il progetto si sviluppa, sia pure in variante all’attuale strumentazione urbanistica, all’interno della configurazione esistente” e la Relazione della Variante Urbanistica afferma che “Il progetto di S.U.A.P. prevede la concretizzazione ed il completamento dei piani precedentemente approvati ed in parte attuati”, per quali motivi si sia adottata la procedura ai sensi dell’art. 8 del DPR 160 del 2010, riferita alla situazione di carenza di aree disponibili;

 

se la Regione ritenga che una Delibera di Giunta comunale approvata lo stesso giorno di quello di protocollazione del progetto che approva possa far ritenere tale atto quanto meno affrettato e carente di motivazione;

 

se la Regione ritenga che sia ragionevole che la decisione di sottoporre a V.I.A. interventi urbanistici di tale portata, con effetti sul traffico da camion, sull’inquinamento dell’aria, sulla vivibilità delle case a ridosso dell’insediamento, sulla coerenza a Piani sovraordinati e all’evoluzione della normativa nazionale ed europea in ragione del contrasto ai cambiamenti climatici in corso, debba essere affidata all’amministrazione comunale che, nella Delibera n. 59 del 24 luglio 2020, si è già espressa di “accogliere positivamente” la proposta presentata dalla società Confluence Srl menzionando solo i supposti motivi a favore, ma ignorando i motivi a sfavore;

 

se la Regione ritenga che il recente e diffuso proliferare di piattaforme logistiche non connesse alla rete ferroviaria e localizzate in corrispondenza degli svincoli della rete autostradale sia coerente con gli obiettivi del Piano Aria Integrato Regionale e, più in generale, con la normativa ambientale vigente.

 

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