Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE
Oggetto: Sviluppo, costi e penetrazione app dAPPERtutto
Il sottoscritto Consigliere
Visto che:
̶ dAPPERtutto è la APP per il rientro in sicurezza sui luoghi di lavoro di tutti i dipendenti delle PA del territorio regionale, dopo l’emergenza sanitaria Coronavirus, pensata per garantire il distanziamento fisico tra le persone e organizzare la presenza del personale nelle sedi, sviluppata da Lepida S.c.p.a.;
̶ la disponibilità dell’app dAPPERtutto era annunciata per il 15 settembre 2020 per i dipendenti, e da inizio ottobre per tutti i dispositivi Android ed iOS;
̶ la pubblicazione sugli store Apple e Android è effettivamente avvenuta solo a metà novembre 2020;
̶ i costi esterni di sviluppo sono stati preventivati in circa 145.000€ per il rilascio della versione 1.0;
̶ la versione attualmente disponibile sugli store è 1.0.1;
rilevato che
̶ ad un atto ispettivo della sottoscritta è stato risposto che le funzionalità inizialmente previste saranno introdotte in una successiva versione 2.0;
̶ nonostante nei “Termini di utilizzo” sia specificato che l’app “Non utilizza dati di geolocalizzazione dei dispositivi”, gli utenti, sia Android che iOS è richiesto di fornire accesso alla posizione precisa;
̶ nei comunicati stampa pubblicati a fine gennaio si sottolineava che questa app “permetterà a chi la utilizza di potersi muovere in libertà nel luogo di lavoro, limitando al minimo la possibilità di contrarre il coronavirus”;
sperimentato che
̶ avvicinando due o più dispositivi nei quali è installata l’app dAPPERtutto non viene visualizzata alcuna notifica di superamento della distanza minima, né viene inviata alcuna notifica se ci si trova all’interno di un locale in più di cinque persone;
chiede alla Giunta di sapere
̶ se per il rilascio della versione 1.0.1 e per il futuro rilascio della versione 2.0 il budget di circa 145.000€ è confermato;
̶ a quali soggetti o aziende è stato commissionato il lavoro di studio, sviluppo, manutenzione, analisi, aggiornamento dell’app;
̶ quante siano le copie dell’app attualmente installate su Android e iOS e quante siano le utilizzazioni giornaliere;
̶ come venga individuata l’eccessiva vicinanza tra due dispositivi e l’eccessivo affollamento di un locale;
̶ perché viene richiesto l’accesso alla geolocalizzazione;
̶ quale sia la penetrazione dell’utilizzo dell’app tra i lavoratori della pubblica amministrazione e tra i dipendenti regionali;
̶ se si ritiene raggiunto l’obiettivo di limitare al minimo la possibilità di contrarre il coronavirus per i dipendenti della pubblica amministrazione.