Espandi Indice

Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 2973

Share
Oggetto:
Testo presentato:
2973 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa lo stato di realizzazione della rete delle ciclovie turistiche regionali e le risorse che la Giunta intende destinare per il suo completamento. A firma della Consigliera: Zamboni

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

Premesso che

̶            la Legge di Stabilità del 2016 ha previsto lo stanziamento di specifiche risorse per la progettazione e la realizzazione di un Sistema Nazionale di Ciclovie Turistiche (SNCT);

̶            il sistema nazionale delle ciclovie turistiche è stato finanziato, tramite le leggi di Bilancio 2016 e 2017, con risorse nazionali per complessivi 350 milioni, suddivisi su 9 annualità dal 2016 al 2024, e prevede 10 ciclovie nazionali, tre delle quali interessano la Regione Emilia-Romagna: Ciclovia Vento, Ciclovia del Sole e Ciclovia Adriatica;

̶            al fine di migliorare la qualità della vita e della salute della collettività, la tutela dell'ambiente nonché la salvaguardia del territorio e del paesaggio, la Legge regionale 10 del 2017 “Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema regionale della ciclabilità” promuove la ciclabilità urbana ed extraurbana e la realizzazione di una Rete delle ciclovie regionali.

 

Ricordato che

̶            con delibera di Giunta n. 1157/2014 la Regione Emilia-Romagna aveva definito una Rete previsionale delle ciclovie regionali allo scopo di promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile e di favorire l’adesione alla mobilità ciclistica anche da parte dei non ciclisti abituali;

̶            la Rete previsionale delle ciclovie regionali ha la finalità di individuare, pianificare e promuovere una rete di percorsi ciclabili estesa e continua, riconoscibile e di ampia scala che risponda alle esigenze di fruizione delle principali risorse culturali, naturali e paesaggistiche, e alle esigenze di collegamento tra i principali centri urbani, integrandosi e favorendo la mobilità ciclabile locale. La Rete inoltre integra il sistema regionale della mobilità, si inserisce all’interno delle principali reti o percorsi ciclabili Europei e Nazionali e costituisce un quadro di riferimento regionale per orientare la pianificazione e la progettualità degli Enti territoriali, oltre che le risorse che sono o si renderanno disponibili;

̶            la Rete delle ciclovie regionali identifica una serie di corridoi all’interno dei quali vanno individuati i percorsi puntuali, che possono essere composti sia da segmenti separati dal traffico stradale sia da segmenti realizzati su alcuni specifici tipi di strade, ragion per cui possono essere realizzati con o senza corsie riservate, e devono rispettare una serie di requisiti minimi di comfort, sicurezza, continuità e linearità, attrattività, e devono essere forniti di adeguata segnaletica e manutenzione;

 

Osservato che

̶            i fondi stanziati dal Governo nazionale interessano le prime tre ciclovie nazionali che attraversano l’Emilia-Romagna: Ciclovia Vento, Ciclovia del Sole e Ciclovia Adriatica. Ciclovie la cui realizzazione appare ancora limitata ad alcuni tratti (il 13 aprile prossimo è prevista l’inaugurazione di un primo tratto di 46 chilometri tra Mirandola e Osteria Nuova);

̶            negli anni dal 2015 all’inizio del 2020, la Regione Emilia-Romagna ha emanato diversi bandi ed erogato finanziamenti per un totale di oltre 25 milioni per sostenere lo sviluppo della mobilità ciclabile, finanziando la realizzazione di nuove piste ciclabili e interventi di integrazione o messa in sicurezza di percorsi già esistenti. La Regione non ha però previsto bandi specifici per la realizzazione delle ciclovie comprese nella Rete regionale, lasciando alle amministrazioni comunali la scelta se privilegiare le ciclovie turistiche o piuttosto percorsi casa-lavoro;

̶            la Relazione tecnica allegata alla delibera di Giunta n. 1157/2014 sulla Rete delle ciclovie regionali indica nel 2020 un obiettivo intermedio per una verifica di quanto effettivamente realizzato.

 

Considerato che

̶            alcune ciclovie non incluse tra quelle finanziate dal Governo nazionale hanno per diversi motivi caratteristiche tali da sollecitarne una rapida realizzazione;

̶            tra queste c’è la Ciclovia Tirrenica (identificata con la sigla ER9 nella Rete delle Ciclovie regionali), chiamata anche “Ti-Bre dolce” in contrapposizione all’idea progettuale del collegamento autostradale Ti-Bre. La Ciclovia Tirrenica è un tracciato di grande interesse culturale, storico e paesaggistico, con un enorme potenziale di crescita in termini di cicloturismo. Fa parte della Grande Variante Tirrenica (Verona-Mantova-Parma-Pisa-Livorno, per complessivi 360 km) che a Mantova si stacca dalla Ciclovia del Sole e devia puntando verso il Passo della Cisa, il più facile da valicare in bicicletta tra il nord e il centro-sud della penisola italiana. La ciclovia passa dalla città di Parma e attraversa tutta la provincia parmense dal fiume Po fino al crinale appenninico, toccando le riserve Mab Unesco Po Grande, Appenino Tosco-Emiliano, e (proposta in corso) di Alta Pianura, il territorio di due Parchi Regionali (Parco Fluviale del Taro e Boschi di Carrega), e ingloba la Greenway delle Tre Residenze Ducali (Reggia di Colorno, Parco Ducale e Pilotta di Parma, Casino dei Boschi di Sala Baganza). Inoltre, si collega a tre percorsi della Rete ciclabile Europea EuroVelo (il tratto parmense dell’EV5 Francigena, l’EV7 Capo Nord-Malta nel tratto tra Verona e Mantova, l’EV8 Gibilterra-Atene lungo il Fiume Po). Infine, è interessata dalla interconnessione (già funzionante ma da potenziare e riqualificare) con la linea ferroviaria Pontremolese Parma-La Spezia, così da configurarsi quale dorsale cicloviaria di elevato valore interregionale e nazionale per l’offerta dell'intermodalità bici-treno, soprattutto nel tratto appenninico;

̶            un’altra ciclovia compresa in questo ambito è la Ciclovia del Crostolo, indicata con la sigla ER9d2, che segue gli argini del torrente Crostolo collegando Reggio Emilia a Guastalla e quindi al Po e alla Ciclovia Vento. Oltre all’importanza che riveste per il territorio che attraversa, per il valore paesaggistico e l’attrattività del percorso la Ciclovia del Crostolo rappresenta un’importante opera da portare a termine senza grossi esborsi di risorse poiché è già stato elaborato un progetto esecutivo e ne sono già stati realizzati lunghi tratti nei comuni di Reggio Emilia e Guastalla, per cui al suo completamento mancano solo alcuni tratti relativamente brevi nei comuni di Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto e Gualtieri, che richiederebbero pertanto un impegno finanziario modesto.

 

Considerato inoltre che

̶            il cicloturismo è un’attività da promuovere come forma per eccellenza di turismo sostenibile, in quanto in genere tocca località escluse dal turismo di massa e di “alta stagione”, arrecando benefici economici e valorizzando la cultura e le peculiarità locali dei territori non compresi nei circuiti del turismo tradizionale, intercettando anche un’importante componente del turismo internazionale;

̶            il secondo rapporto ISNART-Legambiente sul cicloturismo in Itala pubblicato lo scorso autunno del 2020, descrive il cicloturismo come un fenomeno in continua espansione, che ha trovato ulteriore impulso nel 2020 a seguito dei cambiamenti indotti dalla pandemia Covid-19 nelle scelte delle mete turistiche. Se per il 2019 il rapporto stima una spesa complessiva dei cicloturisti pari a 4,6 miliardi di euro (con la componente dei turisti stranieri che sfiora i 3 miliardi di euro), per la sola estate 2020 stima una spesa complessiva di poco superiore ai 4 miliardi di euro, che corrisponde al 18% dell’intera spesa turistica generata in Italia, contro il 5,6% registrato dal cicloturismo nell’intero 2019.

 

Tutto ciò premesso

INTERROGA LA GIUNTA PER SAPERE

 

̶            se sia stato predisposto un sistema di monitoraggio di quanto realizzato della Rete delle ciclovie regionali, come previsto dalla Relazione tecnica allegata alla delibera di Giunta n. 1157/2014 che fissava al 2020 l’anno-obiettivo per una verifica dello stato dell’arte;

̶            in caso affermativo, a che punto sia la realizzazione della rete delle ciclovie di rilevanza regionale e nazionale che attraversano l’Emilia-Romagna;

̶            se nella programmazione delle priorità degli investimenti, la Regione Emilia-Romagna intenda destinare risorse specifiche e quante per finanziare la realizzazione o  il completamento delle ciclovie turistiche regionali anche di interesse nazionale, in accordo con i Comuni interessati.

 

Espandi Indice