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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 2983

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta a condannare ogni persecuzione a carico dei cristiani, attivandosi nelle opportune sedi nazionale e internazionali. (22 03 21) A firma della Consigliera: Castaldini

Testo:

Oggetto: RISOLUZIONE, ex articolo 104 del Regolamento interno dell’Assemblea legislativa, “Azioni a sostegno del gruppo religioso più perseguitato al mondo”

 

Il sottoscritto Consigliere

 

premesso che:

̶            secondo i dati diffusi dall’associazione Porte Aperte Onlus sono oltre 340 milioni i Cristiani perseguitati e discriminati nel mondo a causa della loro fede, la comunità più duramente colpita;

̶            nell’ultimo anno monitorato (periodo 1 ottobre 2019 / 30 settembre 2020) i cristiani che sperimentano un livello molto alto o estremo di persecuzione sono passati da 260 a 309 milioni;

̶            su 100 paesi monitorati, in 74 i cristiani sperimentano un livello di persecuzione definibile alta, molto alta o estrema;

̶            sono cresciute del 60% le uccisioni dei cristiani per motivi legati alla loro fede;

̶            alla Nigeria rimane il triste primato di terra dei massacri, nei primi 10 paesi per numero di uccisioni sono presenti 8 nazioni africane;

̶            il COVID-19 ha aggravato la vulnerabilità delle minoranze cristiane, aggiungendo discriminazioni e pressione, compreso un aumento delle violenze domestiche, in particolare contro donne, bambini e convertiti al cristianesimo;

 

rilevato che:

̶            nel periodo 1 ottobre 2019 – 30 settembre 2020:

̶            4.761 cristiani sono stati uccisi, 13 al giorno;

̶            4.488 chiese ed edifici connessi sono stati attaccati o chiusi, 12 al giorno;

̶            4.277 cristiani sono stati arrestati senza processo e incarcerati, 11 al giorno;

̶            1.710 cristiani sono stati rapiti, 4 al giorno;

 

evidenziato che:

̶            sono aumentati i rapimenti, le conversioni e i matrimoni forzati ai danni di donne e ragazze, un caso emblematico è quello accaduto a Rania Abdel-Masih, una 39enne egiziana, devota cristiana e madre di tre figlie, attivista e volontaria per un noto progetto interreligioso (cristiani-musulmani). Dopo essere scomparsa nel mese di aprile, mentre si recava a incontrare la sorella, è stata vista apparire in un video pubblicato da un sito collegato ai Fratelli Musulmani, indossava il niqāb e affermava di essere musulmana da nove anni, nel video sembrava ansiosa ed era chiaro che stesse parlando sotto coercizione, tre mesi più tardi, per via della copertura mediatica e dell’intervento della diplomazia della Chiesa copta, Rania è riuscita a ritornare presso la sua famiglia ribadendo di non essere mai stata musulmana;

̶            in Iraq la comunità cristiana è stata decimata dalla barbarie dell’estremismo islamico, i cristiani erano 1,5 milioni nel 2003, circa 175.000 nel 2020, un calo di oltre l’88%;

̶            in Siria l’Isis contrassegna le case nelle quali abitano i cristiani con una N per sequestrarle e venderle ad altri;

̶            diverse centinaia di villaggi a prevalenza cristiana, in Nigeria, sono state occupate o saccheggiate da pastori Fulani armati, a volte i campi e le colture sono stati distrutti in quella che appare come una strategia della “terra bruciata”;

̶            Boko Haram e il gruppo fuoriuscito da esso, lo Stato Islamico dell’Africa Occidentale (ISWAP), sono responsabili di circa 400 incidenti violenti compiuti nell’estremo nord del Camerun, registrando un incremento del 90% rispetto agli scorsi 12 mesi;

̶            per la legge contro la blasfemia in Pakistan bastano accuse aleatorie per finire giudicati ed imprgionati;

̶            in Cina permane la difficoltà del monitoraggio dei numeri di arresti a causa della censura, ma rimane sempre più stringente la sorveglianza delle attività svolte dai cristiani, con sistemi di sorveglianza installati negli edifici religiosi e perfino all’interno delle abitazioni private;

̶            sempre in Cina è in vigore dal 2018 un decreto che vieta la partecipazione alle attività religiose ai minori di 18 anni e da febbraio 2020 sono state emanate nuove norme regolanti l'organizzazione dei culti, la selezione dei responsabili ecclesiali, l’assunzione del personale, fino alla reinterpretazione della Bibbia secondo i valori fondamentali del socialismo;

̶            il paese con il più alto tasso di discriminazione e persecuzione rimane la Corea del Nord nel quale le retate della polizia hanno l'obiettivo di identificare e sradicare qualsiasi cittadino con pensieri “devianti”, tra cui i cristiani: si stimano tra i 50 e i 70 mila cristiani detenuti nei campi di lavoro per motivi legati alla fede;

 

impegna la Giunta regionale

 

̶            a condannare con fermezza ogni persecuzione a carico dei cristiani, attivandosi nelle opportune sedi nazionale e internazionali;

̶            istituire “l’Intergruppo Assembleare Tutela della libertà religiosa dei cristiani nel mondo”, con la partecipazione di consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, con l’obiettivo di monitorare sul rispetto dei diritti umani e garantire la libertà religiosa dei cristiani, nonché di mettere in atto iniziative politiche volte a contribuire al dialogo fra le diverse culture e religioni;

̶            a garantire il massimo supporto e collaborazione all’intergruppo parlamentare per la Tutela della libertà religiosa dei cristiani nel mondo, individuando le strutture interne dell’Assemblea legislativa e della Giunta regionale atte a supportare tale collaborazione ed a valutare di avviare una campagna comunicativa rivolta al grande pubblico, alla società civile e alle potenziali vittime di crimini d’odio religiosi sul tema e del contrasto ad esso;

̶            a potenziare le attività del Centro regionale sulle discriminazioni che si occupa di consulenza e orientamento, di prevenzione delle potenziali situazioni di disparità, di monitoraggio e di sostegno ai progetti e alle azioni volte ad eliminare le condizioni di svantaggio, in particolare orientando le attività a tutela delle vittime di comportamenti e situazioni discriminatorie per motivi religiosi.

 

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