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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 3063

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Oggetto:
Testo presentato:
3063 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa l'estensione delle Zone Logistiche Speciali (ZLS) ad altre aree della nostra regione tra cui anche il comune di Parma. A firma dei Consiglieri: Occhi, Pompignoli, Facci, Delmonte, Rainieri, Pelloni

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

I sottoscritti Consiglieri regionali del gruppo Lega Salvini Emilia-Romagna,

 

Premesso che

̶            con il decreto Mezzogiorno 91/2017, poi convertito con la legge 123/2017 sono state istituite le ZES ovvero le zone economiche speciali e con la legge 205/2017 sono state istituite e disciplinate le ZLS ovvero le zone logistiche speciali che si pongono come obiettivo quello di favorire “la creazione di condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi che consentano al proprio interno lo sviluppo delle imprese già operanti nonché l’insediamento di nuove imprese”.

̶            per la creazione di una ZLS sono necessari tre criteri essenziali per la selezione della zona: funzionale, economico e urbanistico. La zona deve infatti essere funzionale dal punto di vista dell’accessibilità, della prossimità a un porto; deve essere economica ovvero deve avere una determinata specializzazione produttiva o commerciale, e deve appartenere a determinati ambiti specializzati per attività produttive ed infine deve essere urbanistica ovvero deve creare la possibilità di attrarre nuovi investimenti da parte delle aree da includere all’interno delle ZLS

 

Considerato che

̶            I tecnici dell’assessorato regionale alle infrastrutture hanno individuato i territori presentano le caratteristiche funzionali, economiche e urbanistiche per rientrare nella definizione di ZLS.

̶            Nel novembre 2020 il Piano di sviluppo strategico per l’istituzione della zona logistica è stato quindi presentato dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Andrea Corsini, insieme all’annuncio dell’individuazione dei distretti produttivi, aree, piattaforme logistiche e nodi intermodali appartenenti alla futura ZLS della regione

̶            La proposta del perimetro della ZLS regionale comprende 9 nodi intermodali e 12 aree produttive, coinvolgendo rispettivamente 8 province e 18 Comuni. L’estensione sarà di circa 4 mila ettari

̶            L’obiettivo è mettere in relazione infrastrutture viarie e ferroviarie e aree produttive commerciali con il porto di Ravenna, il cuore pulsante della futura Zls - Zona logistica semplificata - dell’Emilia-Romagna, 

̶            Dalle dichiarazioni dell’assessore la ZLS porterà alle imprese insediate, già presenti o nuove, una serie di facilitazioni - nazionali e regionali -come semplificazioni amministrative, incentivi economici e sgravi fiscali, con ricadute positive per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale, l’occupazione e un incentivo allo sviluppo di nuovi investimenti

 

Osservato che

̶            la nuova zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna unirà il porto di Ravenna, baricentro del sistema, con i nodi intermodali regionali e le aree produttive commerciali identificate secondo criteri di collegamento economico – funzionale con il contesto portuale. È inoltre previsto l’istituzione di un Comitato di indirizzo con funzioni di supporto per promozione, investimenti, monitoraggio e collegamento con le strutture regionali.

̶            Sempre dalle dichiarazioni a mezzo stampa “L’altro grande obiettivo di questa operazione è rafforzare il ruolo centrale del porto di Ravenna, non solo nella sua costituzione ma anche nella sua piena operatività, in quanto strategico nel sistema logistico, economico e produttivo dell’intero territorio regionale. Oggi abbiamo avviato un iter di collaborazione e di dialogo molto importante che ci porterà, passo dopo passo, a definire e a estendere, il perimetro delle aree produttive coinvolte, fino ad arrivare a un piano condiviso per l’attuazione la nuova zona logistica dell’Emilia-Romagna”.

 

Rilevato che

̶            la nostra regione ha a disposizione, come superficie da predisporre a ZLS 4.903 ha e ad oggi ne ha occupato solo l’81% rimanendo quindi una quota ancora a disposizione da poter sfruttare e la provincia di Parma annovera il comune di Fontevivo quale polo logistico designato tra le ZLS;

̶            anche il comune di Parma, con il suo importante polo artigianale e commerciale dello SPIP, la sua vicinanza all’arteria autostradale e ferroviaria e con la presenza anche dell’aeroporto Giuseppe Verdi può essere tra le aree in cui creare insediamenti da destinare a ZLS per andare anche in supporto all’importante polo di Fontevivo che svolge già una funzione strategica sull’intero territorio provinciale

̶            L'auspicato sviluppo del territorio e l’attrazione di nuovi player commerciali potrebbe in futuro portare alla necessità di un potenziamento dell’Interporto di Parma.

 

Tenuto conto che, secondo fonti giornalistiche, la Liguria aggiungerebbe la zona di La Spezia tra le aree ZLS, e ciò garantirebbe un ottimo collegamento con Parma, avendo cosi uno sbocco anche portuale per il trasporto e l’esportazione delle merci 

 

Interrogano la Giunta regionale per sapere  

 

̶            Se e con che tempi si intente verificare la possibilità di estendere la ZLS ad altre aree

̶            Se si ritiene strategico l’asse Nord-Sud tra il porto di La Spezia, l’interporto di Parma anche in considerazione dell’auspicata realizzazione della Ti-bre e del completamento della Pontremolese;

̶            Se sono in atto o sono stati contatti con la regione Liguria per integrare al meglio le zone logistiche spezzine e parmensi.

̶            Se intende estendere la ZLS del comune di Fontevivo anche al comune di Parma, nodo nevralgico anche nei collegamenti con la Liguria e con la futura ZLS prevista a La Spezia

 

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