Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE
Oggetto: “L’andamento del mercato del lavoro e delle imprese a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19”
Il sottoscritto Consigliere
premesso che:
̶ il 12 marzo 2021 sono stati pubblicati da Istat i dati sul mercato del lavoro del quarto trimestre 2020 e dell’intera annualità;
rilevato che:
̶ in Emilia-Romagna nel quarto trimestre del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, gli occupati sono diminuiti di 60 mila unità (-2,9%) e risultano occupate un milione e 978 mila persone;
̶ in Emilia-Romagna i disoccupati sono 128 mila, mille in meno rispetto al quarto trimestre 2019;
̶ in Emilia-Romagna si registra l’aumentano degli inattivi di 54 mila unità (+2,4%) e, sempre nel quarto trimestre 2020, il tasso di disoccupazione si attesta al 6,1% (+0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019) e il tasso di occupazione al 68,4% (-2,0 punti percentuali);
̶ il livello nazionale il tasso di disoccupazione è del 9,5% e il tasso di occupazione è del 58,4%;
̶ In Emilia-Romagna, in media annua, rispetto al 2019 si osserva un calo dell'occupazione molto consistente (-43 mila occupati, -2,1%), associato a una crescita contenuta della disoccupazione e a un forte aumento del numero di inattivi;
constatato che:
̶ secondo uno studio di Unioncamere dell’Aprile 2021, per l’Emilia-Romagna, la caduta stimata del prodotto interno lordo per il 2020 è del 9%;
̶ per il 2021 si prospetta una ripresa parziale pari al 5,5%, contenuta dalla persistente diffusione della pandemia nella prima metà dell’anno ed il Pil regionale in termini reali nel 2021 dovrebbe risultare superiore solo del 4,8% rispetto ai livelli minimi toccati al culmine della crisi nel 2009 e solo del 6,9% a quello del 2000;
̶ nel 2020 è stata l’industria ad accusare il colpo più duro (- 10,3%), ma anche nei servizi la recessione è risultata pesante (-8,4%), mentre la caduta dell’attività è stata più contenuta nelle costruzioni.
̶ al termine del 2020, le imprese attive erano 397.767, con una diminuzione pari a 1.989 unità, -0,5% rispetto alla fine del 2019 ed In termini assoluti la perdita subita dalla base imprenditoriale regionale è risultata pari ai due terzi di quella riferita al 2019 (-3.073 unità, -0,8%);
̶ il macrosettore del commercio all’ingrosso e al dettaglio ha subito una sensibile flessione delle imprese del settore (-1.167 unità, -1,3%), mentre la base imprenditoriale dell’agricoltura, silvicoltura e pesca si riduce di -1.092 unità (-2,1%);
̶ l’industria ha perso 543 imprese nonostante una lieve decelerazione della tendenza negativa che si ferma a -1,2%;
̶ ulteriori segni rossi sono provengono dal trasporto e magazzinaggio (-241 unità, -1,8%), dal calo delle altre attività dei servizi (-189 unità, -1,0%) e dai servizi di alloggio e ristorazione (-121 unità, -0,4%);
evidenziato che:
̶ i soli segnali positivi per la base imprenditoriale regionale giungono dall’aggregato del noleggio, delle agenzie di viaggio e dei servizi di supporto alle imprese (+287 unità, +2,3%), dalle imprese dell’immobiliare (269 unità, +1,0%), quindi dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+181 unità, +1,1%) e delle attività finanziarie e assicurative (+167 unità, +1,8%);
interroga la Giunta per conoscere:
̶ come intenda affrontare le problematiche sopraccitate, sia per quanto riguarda la salvaguardia dei posti di lavoro, sia per il sostegno alle imprese;
̶ quali politiche attive intenda implementare per il sostegno e l’agevolazione al rientro nel mercato del lavoro dei disoccupati a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19.