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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 3411

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Oggetto:
Testo presentato:
3411 - Interrogazione a risposta orale in commissione relativa ai fondi statali ancora disponibili per il finanziamento della Legge Sabatini e all'impatto della suddetta legge sul sistema economico emiliano-romagnolo. A firma dei Consiglieri: Sabattini, Montalti, Pillati, Fabbri, Daffada', Costi, Tarasconi, Caliandro, Zappaterra, Rossi, Bulbi, Rontini

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

Il sottoscritto Consigliere

 

Premesso che

        Secondo i recenti dati di Unioncamere, per l’Emilia-Romagna, la caduta stimata del prodotto interno lordo per il 2020 è del 9,0 per cento, decisamente superiore a quella del 2009. Per il 2021 si prospetta una ripresa parziale pari al 5,5 per cento, contenuta però dalla persistente diffusione della pandemia nella prima metà dell’anno. Il Pil regionale in termini reali nel 2021 dovrebbe risultare superiore solo del 4,8 per cento rispetto ai livelli minimi toccati al culmine della crisi nel 2009 e solo del 6,9 per cento a quello del 2000. L’andamento regionale mostra un profilo analogo a quello nazionale, ma una maggiore capacità ripresa. Nel 2020, oltre ai servizi, è stata l’industria ad accusare il colpo più duro (10,3 per cento).

        L’effetto della pandemia si è manifestato con l’inversione della precedente tendenza positiva dell’occupazione, associata a una riduzione della disoccupazione e a una consistente uscita dal mercato del lavoro.

        Il tessuto dell’economia regionale è caratterizzato, ancora oggi, da un’importante vocazione produttiva e da una solidità strutturale dell’industria, con una nutrita componente di piccole e medie imprese ed una maggiore presenza di imprese medio-grandi rispetto al livello nazionale.

        Tra i settori tipici di specializzazione della regione, la fabbricazione di macchinari, rimane tra le attività di punta del nostro tessuto produttivo. L’Emilia-Romagna è la regione italiana con la maggiore propensione all’export di macchinari, in particolare in Germania, dove l’export di questo settore sul mercato tedesco vale l’1,28% del valore aggiunto regionale (dati Istat).;

 

Considerato che

        La legge Sabatini, chiamata così dal nome del deputato, Armando Sabatini, che la propose per la prima volta nel lontano 1965, consente alle imprese di acquistare macchinari, impianti e attrezzature, inclusi hardware, software e tecnologie digitali, ad un tasso di interesse agevolato.

        Pur risalendo al 1965, la norma ha avuto un grande successo, tant’è che è stata sempre periodicamente attualizzata. La nuova Sabatini è l'agevolazione che permette alle imprese di ottenere un significativo beneficio fiscale se investono in beni strumentali nuovi, funzionali all'attività d'impresa.

        La legge Sabatini costituisce un importante incentivo che aiuta le piccole e medie imprese disposte ad investire nella propria attività, venendogli incontro in modo da restituire loro parte dell’onere degli interessi sul finanziamento necessario per comprare questi beni.

        La legge è stata oggetto, nell'ultimo biennio, di una serie molto corposa di novità, che sono intervenute a migliorare questo istituto agevolativo, non ultime quelle legate all'emergenza pandemica dovuta al diffondersi del Covid 19.

        Rispetto all'operatività di questa agevolazione nel 2019, tra le novità più importanti intervenute in seguito all'emergenza Covid 19, ne rileviamo alcune di assoluta importanza:

        è stato permesso alle imprese di realizzare l'investimento entro 18 mesi e non come previsto dalla normativa originaria entro 12 mesi.

        Sono stati sospesi i pagamenti delle rate di rimborso dei finanziamenti legati alla Nuova Sabatini, fino al 31 gennaio 2021, per effetto delle moratorie definite dai decreti di governo per aiutare le imprese durante l'emergenza pandemica.

        L'erogazione del contributo avviene in un'unica soluzione non solo per quei finanziamenti il cui importo non supera i 200 mila euro, come accadeva in precedenza, ma per tutti i finanziamenti oggetto di questa agevolazione, per merito di una norma inserita nella legge di bilancio 2021.

        Nel 2020, per mezzo dei decreti attuativi alla legge di Bilancio riguardanti la Nuova Sabatini, altre novità sono state introdotte e sono divenute operative, tra cui nuove percentuali di contributo per alcuni territori che si trovano nel Meridione e una nuova percentuale di contributo per l'acquisto di beni a basso impatto ambientale.

 

Valutato che

        Quella che oggi viene chiamata "Nuova Sabatini" rappresenta una delle agevolazioni per le imprese più importanti dell'intero panorama nazionale.

        Oggi questa legge, che negli anni è stata rifinanziata più volte ed è giunta senza interruzioni fino a noi ha ancora lo stesso scopo: spingere le imprese ad investire e rinnovare il proprio parco macchinari. Rispetto al 1965 sono naturalmente cambiati gli scenari in maniera radicale, ma l'utilità di questa misura agevolativa è rimasta integra: lo Stato premia con un contributo economico significativo quelle imprese che hanno la necessità e il coraggio di investire acquistando beni strumentali nuovi per provare a innovare la loro attività e vincere le sfide del mondo economico odierno.

 

Rilevato che:

        La legge di Bilancio in vigore dal 1° gennaio rifinanzia con 540 milioni di euro la Nuova Sabatini, per le annualità dal 2020 al 2025 compresi e precisamente: 105 milioni nel 2020, 97 milioni annui dal 2021 al 2024 e, infine, 47 milioni nel 2025.

        Secondo le statistiche diffuse dal Ministero dello Sviluppo economico, nel mese di marzo i finanziamenti deliberati da banche e leasing ammontano complessivamente a oltre 24 miliardi, a fronte di più di 122 mila domande. Ad oggi, risulta che le risorse disponibili al MISE siano in esaurimento e che sia già stato prenotato il 92% dei fondi disponibili.

        Se questi dati fossero confermati, risulterebbe pertanto che, in una fase delicata come quella che stiamo vivendo, in cui l’importanza di investire e innovare le aziende italiane per fare ripartire l’economia è forse ancora maggiore rispetto al passato, rimarrebbero disponibili solo l’8% delle risorse.;

 

Tutto ciò premesso e considerato,

 

Interroga la Giunta regionale per sapere

 

Quale sia l’impatto di questa legge sul sistema produttivo emiliano-romagnolo, ovvero se vi siano dati relativi al numero di aziende della nostra regione, che hanno usufruito di questa opportunità di finanziamento e, in caso affermativo, per quale importo. Più complessivamente, se vi siano analisi specifiche di quanto il sistema produttivo regionale abbia beneficiato, anche indirettamente (ad esempio nell’incremento della produzione di macchinari) degli interventi statali determinati dalla legge Sabatini.

 

Se sia al corrente della situazione critica relativa ai fondi ancora disponibili per il finanziamento della Legge Sabatini e se non ritenga strategico, anche per sostenere le imprese emiliano-romagnole, intervenire presso il Governo, - ed in ogni altra sede istituzionale ritenuta opportuna – per chiedere che vengano rimpinguati i fondi necessari a rispondere alle esigenze di ripartenza delle imprese italiane nella fase economica probabilmente più difficile dal dopoguerra ad oggi.

 

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