Espandi Indice

Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 3475

Share
Oggetto:
Testo presentato:
3475 - Interrogazione a risposta orale in commissione circa la decisione assunta da alcuni istituti scolastici di ripristinare la DAD, per i maturandi, nelle ultime settimane di scuola. A firma del Consigliere: Barcaiuolo

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

 

Il sottoscritto Michele Barcaiuolo, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni,

 

Premesso che:

        Da una circolare della Preside del Liceo Formiggini di Sassuolo, datata 28 aprile, si evincono le linee guida del complesso scolastico a seguito del Decreto Riaperture, che ha riportato gli studenti in presenza dopo più di un mese di didattica a distanza.

        In particolare, si legge nella circolare, per il periodo compreso tra il 24 maggio e il 5 giugno: “le classi quinte (comprese quelle della sede associata di Palagano) svolgeranno le attività didattiche esclusivamente in DAD al 100% (per preservare le classi da eventuali quarantene dell’intero gruppo in vista   degli Esami di Stato); si ricorda infatti che a seguito del nuovo Protocollo di gestione di caso Covid nelle scuole, la positività anche di un solo studente comporta la messa in quarantena per almeno 14 giorni dell’intero gruppo classe)”

        La motivazione addotta sarebbe quella di preservare le classi dal contagio (e da un’eventuale quarantena) nell’ottica Esami di Stato 2021. Sulla base del nuovo Protocollo di gestione di caso Covid nelle scuole, la positività anche di un solo studente comporta la messa in quarantena per almeno 14 giorni dell’intero gruppo classe.

 

Premesso inoltre che:

        Gli Esami di Stato, la vecchia “Maturità”, prenderanno il via il 16 giugno. Anche quest'anno il Ministero dell'Istruzione ha sostituito le due prove scritte canoniche con un unico colloquio rinforzato che durerà circa un'ora e sarà articolato in 4 fasi. La commissione sarà interna ad eccezione del presidente, unico membro esterno.

 

Considerato che:

        Da una ricerca emergono le parole dell’Assessore alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento, secondo cui “le scuole hanno chiesto maggiore flessibilità per gli ultimi 10 giorni, perciò le scuole a seconda anche della loro organizzazione e della loro autonomia potranno prevedere quello che può essere una flessibilità diversa per gli ultimi 10 giorni”.

        Si apprende che anche a Milano molte scuole abbiano organizzano la prima settimana di giugno a distanza per gli studenti dell’ultimo anno. La proposta sarebbe stata  sostenuta dal Prefetto.

        In Emilia Romagna si apprende come questa scelta sia stata adottata da scuole dissuse in più province: Parma, Forlì Cesena, Modena, Bologna quelle riscontrate.

 

Considerato inoltre che

        Ogni scuola segue poi una propria modalità anche per quanto riguarda le giornate: chi, come il Liceo Formiggini, ha inziato la DAD lunedì 24 maggio, chi iniezierà lunedi 31 maggio, chi, come le scuole secondarie di secondo grado di Recanati limiteranno la Dad ai giorni 3-4-5 giugno.

 

Rilevato che

        In merito alle scuole secondarie di secondo grado, la nota del MI N. 624 del 23 Aprile specifica che l’articolo 3, comma 2, del decreto legge n. 52 modifica la precedente disciplina dello svolgimento della didattica nelle scuole secondarie di secondo grado: in zona arancione o gialla sono garantite le lezioni in presenza a per almeno il 70% e fino a un massimo del 100% dell’intera popolazione studentesca.

        Le istituzioni scolastiche, prosegue la nota, nell’esercizio dell’autonomia didattica e organizzativa e in relazione al rischio sanitario definito per il territorio, “individueranno le modalità concrete con cui accogliere a scuola un numero crescente di studenti, comunque entro le fasce percentuali indicate dal legislatore”.

        L’obiettivo, esplicita la nota ministeriale, è restituire ai ragazzi, con quest’ultimo mese di scuola, ritrovati spazi fondamentali di socialità ordinata.

 

Rilevato inoltre che:

        Si ribadisce anche, nella nota, che le disposizioni del decreto non possono essere derogate da provvedimenti dei Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano e dei Sindaci se non in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai.

 

Atteso che:

        La scuola non rappresenta l’unico luogo di aggregazione per i giovani, che da settimane, dalla riapertura cioè dei pubblici esercizi e della possibilità di spostamenti dentro e fuori dal proprio comune, accalcano bar, parchi, pub e piazze. Non sempre con mascherina indossata, poiché lo stesso protocollo del Governo prevede che possa essere tolta nel momento in cui ci si siede ad un tavolo per consumare. Le scuole non sono pertanto l’unico momento in cui giovani maturandi si incontrano.

        Le scuole da sempre sono impegnate nel rispetto dei protocolli di sicurezza, dall’uso dei dispositivi al distanziamento interpersonale.  Come tra l’altro dichiarato da Sara Gandini, direttrice del Dipartimento di epidemiologia e biostatistica dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) Milano: “tutti gli studi che sono stati fatti in seguito al nostro hanno confermato quei risultati: a scuola la frequenza dei contagi è bassissima, i ragazzi si contagiano meno degli adulti, anche con la variante inglese” di Sars-CoV-2″.

 

Tutto ciò premesso

 

Interroga la Giunta per sapere

 

        Se sia a conoscenza di quanto descritto e come valuti la decisione di quelle scuole, in particolare emiliano romagnole, che hanno deciso di ripristinare la DAD le ultime settimane di scuola, aggirando di fatto le indicazioni del MIUR.

        Se non ritenga che si sarebbero potuto privilegiare le attività didattiche svolte all’aperto, in considerazione delle condizioni climatiche via via più favorevoli, laddove il contesto lo consentisse.

 

Espandi Indice