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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 3570

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta a integrare, con proprie risorse, l’importo dell’indennità mensile di frequenza corrisposto dall’INPS ai minori disabili. (15 06 21) A firma dei Consiglieri: Lisei, Tagliaferri, Barcaiuolo

Testo:

RISOLUZIONE 

 

l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

 

premesso che

 

        l’indennità mensile di frequenza è un aiuto di natura economica erogato direttamente dall’INPS a favore di minori disabili che usufruiscono della legge 104/92 dietro presentazione di apposita domanda;

        la finalità che si propone tale beneficio è quella di sostenere ed incentivare l’inserimento scolastico e sociale dei minori con disabilità fino al compimento della maggiore età;

        i beneficiari dell’indennità e le modalità di concessione sono state definite con la Legge n.189 del 13/07/1990; 

 

considerato che

 

        l’indennità è destinata ai cittadini italiani minori di anni “con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età, nonché ai minori ipoacusici che presentino una perdita uditiva superiore ai 60 decibel nell'orecchio migliore nelle frequenze di 500, 1.000, 2.000 hertz, che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge” ed è subordinata all’effettiva frequentazione di scuole pubbliche o private di ogni ordine e grado, nonché alla frequentazione di centri di riabilitazione o formazione;

        l’assegno viene corrisposto per la durata effettiva della frequenza al corso o al trattamento terapeutico-riabilitativo per un massimo di 12 mensilità;

 

preso atto che

 

        in seguito agli adeguamenti 2020-2021 resi noti con Decreto del 16 novembre 2020 emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero del Lavoro l’importo dell’indennità mensile per l’anno 2021 è di 287,09 con un limite di reddito personale annuo (riferito al minore) di 4.931,29 euro; 

 

rilevato che

 

        nonostante il sussidio sia formalmente finalizzato all’inserimento scolastico e sociale dei ragazzi nei fatti si riduce ad un mero incentivo alla frequenza scolastica dal momento che l’indennità viene versata solo nei mesi che vanno da settembre a maggio ed è subordinata alla frequentazione scolastica;

        per quanto riguarda i mesi estivi invece l’assegno viene erogato solamente se il ragazzo frequenta in modo continuativo una scuola o un centro riabilitativo in regime di convenzione con l'ASL seguendo un programma terapeutico redatto dall'ASL (neuropsichiatria infantile), strutture poco numerose e il cui accesso è normalmente riservato a minori con disabilità molto gravi, mentre la maggior parte dei ragazzi con disabilità lieve o media sarebbe perfettamente in grado di frequentare i normali centri estivi; a riprova di ciò anche i bandi comunali e le linee guida regionali spesso incentivano, attraverso l’erogazione di contributi finalizzati a rendere la struttura adeguata e al reclutamento di personale idoneo, i gestori dei centri estivi ad includere il più possibile anche i ragazzi disabili;

        ciò comporta che molte famiglie si vedano private del sussidio erogato dall’INPS proprio nei mesi in cui devono sostenere maggiori spese non essendo garantita la gratuità scolastica; 

 

rilevato inoltre che

 

        l’erogazione dell’indennità è legata unicamente alla certificazione della frequentazione effettiva di corsi scolastici o corsi di riabilitazione/ formazione da allegare alla domanda, ma non tiene conto del pagamento di rette, servizi aggiuntivi per disabili o eventuali altre spese sostenute;  

 

atteso che

 

        grazie all’approvazione da parte della Commissione Bilancio della Camera dell’emendamento proposto da Fratelli d’Italia è stato possibile inserire nel Decreto Rilancio  (D.L. n. 34/2020, convertito con modificazioni in L. n. 77/2020) la creazione di un fondo ad hoc che ha permesso, a partire dal mese di agosto 2020, l’aumento delle pensioni di invalidità civile totale portando l’assegno mensile dai 286 ai 522 euro di oggi;

        tale aumento era stato disposto dalla Corte Costituzionale che, con sentenza n.152 del 23 giugno 2020, aveva giudicato la somma erogata dall’INPS troppo bassa per consentire una vita dignitosa e pertanto in contrasto con quanto previsto dall’art.38 della Costituzione italiana;

 

considerato che

 

        un’integrazione fino a 522 euro dell’indennità mensile di frequenza renderebbe più equo il beneficio concesso ai minori disabili equiparandolo a quello concesso agli adulti.   

 

impegna la Giunta regionale

 

        a valutare la possibilità di integrare con proprie risorse l’importo dell’indennità mensile di frequenza corrisposto dall’INPS ai minori disabili fino alla somma di 522 euro, valutando altresì, sempre attraverso un proprio contributo, l’erogazione di un sussidio integrativo per i mesi estivi nel caso in cui i ragazzi, non potendo frequentare corsi scolastici o strutture riabilitative accreditate ASL, non hanno diritto di ricevere il sussidio da parte dell’INPS.     

 

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