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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 3575

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Oggetto:
Testo presentato:
3575 - Interrogazione a risposta orale in commissione per conoscere le cause della improvvisa moria di topi lungo il canale Navile di Bologna, e quali iniziative a tutela della pubblica salute si intendano assumere. A firma del Consigliere: Facci

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

 

Il sottoscritto Consigliere

 

 

Premesso che

        In questi giorni, lungo il canale Navile nella città di Bologna, nell’area recentemente interessata dai lavori di “riduzione del rischio idraulico lungo il Bacino del Reno e del Navile” da parte del Consorzio della Bonifica Renana, sono stati avvistate decine e decine di topi morti, galleggianti sull’acqua stagnante, o “spiaggiati” a ridosso dell’alveo del canale.

        I lavori in questione, finanziati dalla Regione Emilia-Romagna per un importo complessivo di € 1.500.000 (sui 1.510.000 totali), a valere sulla contabilità speciale n. 5578 "COMM. STRA. O.3925-11 – DL 91/14" intestata a “Presidente della Regione in qualità di Commissario Straordinario per il rischio idrogeologico”, sono stati aggiudicati all’Impresa cooperativa di produzione e lavoro di Castel dell’Alpi – piccola cooperativa a r.l. di S. Benedetto Val di Sambro per un importo di € 819.859,21, oltre a lavori suppletivi per € 163.295,67 (cfr. Determinazione n° 596 del 18.1.2021, Servizio difesa del suolo, della costa e della bonifica – Direzione generale cura del territorio e dell’ambiente – Regione Emilia-Romagna).

 

Considerato che

        come noto, i topi possono essere veicolo di numerose malattie, e su di essi possono vivere pulci ed altri parassiti, che facilitano la trasmissione degli agenti patogeni all’uomo od agli animali domestici. Quando un topo portatore di questi parassiti muore, le pulci lo abbandonano aggredendo così altri topi o animali domestici, diffondendo il contagio.

        Le malattie causate dalla presenza o dal contatto con i topi possono essere di vario tipo, come quelle dovute alla contaminazione di feci animali, o contaminazioni ambientali (Salmonella, Colera, Leptospirosi), o quelle veicolate da pulci, zecche, o parassiti che vivono sui topi (Yersinia pestis (PESTE), oramai debellata in Italia, e il tifo murino).

        la morìa di ratti lungo il canale Navile desta preoccupazione anche in ordine alle potenziali cause di questo anomalo fenomeno, tenuto conto che tra le medesime potrebbe esservi anche la presenza di virus o batteri. In altre parti d’Italia, in cui si sono verificate improvvise morìe di topi, sono state effettuate indagini da parte dell’Istituto superiore di sanità proprio per individuare le esatte cause della problematica emersa, così da potere efficacemente intervenire anche in termini di futura prevenzione[1].

 

Rilevato che

        in materia di sanità pubblica, il Sindaco è Autorità sanitaria, titolare di potere di ordinanza contingibile ed urgente in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale (art. 50 TUEL).

        Al medesimo spetta inoltre l’adozione di tutti i provvedimenti autorizzativi, concessivi e prescrittivi, compresi quelli già di competenza dei Medici e Veterinari provinciali, Ufficiali sanitari, Veterinari comunali e consorziali,  nonché l'adozione delle misure di salvaguardia previste dalla normativa nazionale in materia di profilassi e di risanamento, compreso l'ordine di abbattimento di animali infetti. Per l'adozione e l'esecuzione dei provvedimenti di sua competenza, il Sindaco si avvale dei servizi della Unità Sanitaria Locale dandone comunicazione al Presidente del Comitato di gestione (art. 5, L.R. 19/1982).

        Sempre la LR 19/1982, all’art. 3 (“Competenze della Regione”), tra le altre indicazioni, stabilisce che la Regione “… - promuove ed incentiva l'osservazione epidemiologica anche attraverso il rilevamento ambientale e biologico degli agenti infettivi e tossici di maggiore rilevanza sociale; - promuove ed incentiva l'osservazione epidemiologica delle malattie degli animali e delle zoonosi e avanza proposte per la dichiarazione di zona indenne da malattie diffusive del bestiame; - riceve ed elabora le segnalazioni previste dalle norme vigenti sulla diffusione delle malattie dell'uomo e degli animali; - raccoglie ed elabora dati statistici concernenti le funzioni dei singoli servizi; - provvede a mantenere gli opportuni collegamenti, anche ai fini dell'informazione epidemiologica, con il Ministero della Sanità e le Amministrazioni sanitarie delle altre Regioni; - esercita le funzioni previste dalla legge regionale 15 dicembre 1977, n. 48, sull'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna; - impartisce direttive, sentiti gli Istituti universitari e di ricerca competenti, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna e gli ordini professionali, in ordine alla formazione permanente e all'aggiornamento del personale addetto ai compiti di igiene e sanità pubblica, veterinaria e farmaceutica, nel rispetto delle competenze statali e della programmazione regionale…”

 

Rilevato quindi che

        il fenomeno di morìa di ratti manifestatosi lungo il canale Navile potrebbe essere indicativo di una precaria quanto allarmante situazione sanitaria, che comunque richiede una precisa attività di accertamento e monitoraggio, rientrante non solo nelle competenze sanitarie dell’Amministrazione comunale, ma anche di quella regionale, ai sensi delle attuali disposizioni di legge.

 

Tutto ciò premesso, considerato e rilevato, il sottoscritto consigliere

 

chiede

 

Alla Giunta regionale

 

        se sia a conoscenza di quanto verificatosi nella città di Bologna, lungo il canale Navile;

        se il fenomeno denunciato sia stato causato, anche solo in parte, dall’attività di lavorazione effettuata dal Consorzio della Bonifica Renana, tramite apposito finanziamento regionale;

        in ogni caso, quali siano state le cause che hanno determinato la morìa di topi lungo il canale Navile;

        se il fenomeno segnalato sia stato monitorato dall’Autorità sanitaria competente, e quali siano state le risultanze anche dal punto di vista epidemiologico;

        in generale, quali iniziative intenda assumere a tutela della pubblica incolumità e della popolazione residente.

 


[1] https://www.oggitreviso.it/mor%C3%ACa-di-topi-nel-vittoriese-anche-listituto-superiore-di-sanit%C3%A0-si-occuper%C3%A0-del-caso-254311

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