Testo:
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE
Oggetto: Impatto e azioni per contrastare la carenza di AdBlue
Il sottoscritto Consigliere
visto che:
AdBlue è un additivo utilizzato per abbattere fino al 90% di emissioni degli ossidi di azoto dai gas di scarico dei motori diesel di nuova generazione;
AdBlue è una miscela al 32,5% di urea in acqua demineralizzata, la produzione avviene a partire dal gas naturale trasformato in urea, per la produzione di un litro di AdBlue è necessario circa un kg di metano;
Il prezzo all’ingrosso dell’urea era di circa 220 €/tonnellata nel 2015, prezzo rimasto tendenzialmente stabile fino ad agosto 2021, poi aumentato a 560 €/tonnellata a settembre 2021 e aumentato ancora a quasi 780 €/litro delle ultime settimane;
rilevato che:
in Europa i principali stabilimenti che producono urea sono in Regno Unito, Ucraina, Croazia, e Italia;
l’unico impianto di produzione di urea e di AdBlue sul suolo italiano è di proprietà di Yara Italia S.p.a., produce circa il 60% di AdBlue utilizzato in Italia e si trova in provincia di Ferrara;
a causa dell’aumento di prezzo del gas naturale la società Yara ha annunciato, per ora, uno stop alla produzione lungo quattro o sei settimane a partire dalla seconda metà del mese di ottobre;
constatato che:
come riportato da diversi contributi apparsi sulla stampa italiana ed estera il problema di carenza di AdBlue è diffuso in tutta Europa;
come è facilmente constatabile il prezzo di vendita al dettaglio di AdBlue per autotrazione, dove ancora disponibile, è lievitato anche del 500%;
considerato che:
anche i più moderni mezzi di trasporto pubblico alimentati a Diesel utilizzano AdBlue come additivo e le società gestrici si troveranno di fronte ad un aumento dei costi di gestione, aumenti che si vanno a sommare alle cresciute spese di gestione dei mezzi alimentati a Metano;
le società di autotrasporto che hanno un parco mezzi composti da vecchi veicoli inquinanti e nuovi veicoli ecologici sono portate ad utilizzare prioritariamente quelli vecchi sia per l’aumento dei costi di gestione sia per il rischio di esaurire le scorte di AdBlue e di ritrovarsi impossibilitati a proseguire;
sottolineato che:
vi è un concreto rischio che autotrasportatori e cittadini installino dispositivi, illegali, che simulano l'iniezione di AdBlue nel motore, aggirando lo stop forzato in assenza di additivo e aumentando così le emissioni inquinanti;
chiede alla Giunta di sapere:
se sia a conoscenza del problema e se pensi che possa intaccare il tessuto economico e sociale regionale;
se le aziende di trasporto pubblico regionale possano avere problemi a garantire il servizio e come intendano fare fronte all’aumentata spesa di gestione;
se intenda mettere in atto politiche per garantire la disponibilità di AdBlue a cittadini e aziende e per scongiurare un aumento incontrollato dei prezzi.