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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 4211

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta ad agire su Parlamento e Governo, al fine di arrivare, con l'approvazione della legge di Bilancio dello Stato, alla proroga a tutto il 2023 della misura del Superbonus al 110%, senza riduzioni rispetto all'attuale platea di beneficiari anche per quanto riguarda le proprietà unifamiliari e se possibile estendendo, invece, gli incentivi al campo delle imprese delle strutture ricettive. (09 11 21) A firma della Consigliera: Piccinini

Testo:

Risoluzione

 

L’Assemblea Legislativa

 

premesso che

 

dal 1° settembre, con cadenza mensile, l’ENEA pubblica i dati nazionali e regionali, relativi all’utilizzo del Superbonus 110%, indicando, in particolare il numero delle asseverazioni caricate sul sito dedicato, il valore assoluto degli investimenti ammessi alla detrazione, i valori assoluti e percentuali dei lavori già completati, i dati per i lavori relativi a condomini, edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti;

 

il cosiddetto Superbonus al 110% è stato introdotto dal Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (“decreto Rilancio”) e sta rappresentando una misura di straordinario interesse ed efficacia per rendere il patrimonio edilizio e l’assetto urbanistico nel nostro paese più efficiente e più adeguato a cogliere la sfida della transizione ecologica e della sostenibilità nelle strategie energetiche;

 

il report ENEA aggiornato al 31 ottobre 2021[1] conferma il valore strategico della misura e indica che a quella data l’investimento complessivo è di quasi 10 miliardi di euro (4,8 miliardi per i condomini, 3 miliardi per gli edifici unifamiliari e 1,8 miliardi per le unità immobiliari indipendenti), dei quali oltre 6,7 relativi a lavori conclusi ammessi a detrazione: investimenti relativi a 57.664 interventi ammessi a detrazione

 

dato che

 

l’Emilia-Romagna è fra le Regioni che più ha risposto a questa fondamentale opportunità  ed è quella che sta ottenendo il miglior tasso di realizzazione complessivo rispetto agli interventi ammessi, pari al 74,37%, corrispondente a 589.617.354,38 € rispetto ai 792.788.131,92 €, vale a dire l’importo degli investimenti ammessi a detrazione a fronte di 4.392 asseverazioni depositate; ed ottiene la seconda posizione per quanto attiene gli edifici condominiali e le unità abitative indipendenti

 

questo aspetto conferma la tradizionale capacità operativa dell’Emilia-Romagna nonché l’attenzione che gli stessi Enti Locali stanno assicurando a questo intervento;

non caso è proprio il settore delle costruzioni assieme al manifatturiero a guidare il trend della ripresa, particolarmente forte nella nostra regione;

 

considerato che

 

il disegno di legge sul Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022 – 2024, approvato dal Consiglio dei ministri, prevederebbe, sulla base della nota di presentazione del provvedimento[2],  che “gli incentivi al 110% sono estesi al 2023 per i condomini e gli IACP, con riduzione al 70% nel 2024 ed al 65% nel 2025. Per le altre abitazioni, l’incentivo al 110% è esteso per il secondo semestre del 2022 per le abitazioni principali di persone fisiche con la previsione di un tetto Isee”; inoltre gli incentivi per le facciate sono confermati anche nel 2023 con una percentuale agevolata pari al 60%;

 

a fianco della soddisfazione per la proroga al 2023 delle opportunità di incentivazione, è largamente diffusa fra e imprese del settore, le associazioni e le stesse forze politiche la convinzione di dovere procedere alla proroga delle condizioni attuali e ad un’estensione della platea dei beneficiari, sia evitando restrizioni rispetto ai soggetti oggi interessati, sia prevedendo la piena operatività dello strumento per le strutture ricettive e in generale per le imprese;

 

valutato che

 

le caratteristiche del patrimonio edilizio e della struttura urbanistica del nostro territorio possono trarre particolare beneficio sia dalla proroga anche alla proprietà unifamiliari senza introdurre rilevanti limiti di reddito per l’accesso all'incentivo sia dall’estensione alle strutture alberghiere (che costituiscono intere aree e quartieri nella conurbazione litoranea);

 

impegna se stessa e la Giunta, per quanto di competenza,

 

ad agire su Parlamento e Governo, attraverso l’interlocuzione - anche mediante o i tavoli della Conferenza dei Presidenti delle Regioni delle Province autonome e le sedi di confronto interistituzionale con lo Stato e gli Enti Locali, nonché coinvolgendo i settori produttivi e le associazioni - al fine di arrivare, con l’approvazione della legge di Bilancio dello Stato, alla proroga a tutto il 2023 della misura del Superbonus al 110%, senza riduzioni rispetto all’attuale platea di beneficiari anche per quanto riguarda le proprietà unifamiliari e se possibile estendendo, invece, gli incentivi al campo delle imprese  delle strutture ricettive.

 


[2] https://www.governo.it/it/articolo/consiglio-dei-ministri-n-42/18280

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