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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 4484

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Oggetto:
Testo presentato:
4484 - Interrogazione a risposta orale in commissione in ordine alla mancata previsione dell'esecuzione di test antigenici rapidi per determinare il periodo di fine isolamento e di fine quarantena nel caso di positività al virus Sars-Cov-2, diversamente da quanto consentito dalla Circolare ministeriale 36254 del 11.8.2021. A firma dei Consiglieri: Facci, Marchetti Daniele, Rancan, Stragliati, Catellani, Pompignoli, Occhi, Rainieri, Bargi, Bergamini, Liverani, Montevecchi, Pelloni, Delmonte

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

 

I sottoscritti consiglieri

 

Premesso che

        alla data del 29 dicembre, il numero dei positivi al Covid 19 in Italia risulta pari a 674.865, e di questi 663.102 risultano in isolamento domiciliare. L’incremento del numero dei soggetti positivi al virus rispetto al giorno precedente risulta di 98.030. In Emilia-Romagna, alla data del 29 dicembre il totale dei positivi è stato di 62.503, di cui 61.085 in isolamento domiciliare, con un incremento di 4.134 rispetto al giorno precedente[1].

        come oramai ampiamente evidenziato a livello sostanzialmente generale, il sistema di testing dei casi positivi risulta prossimo al collasso, anche per l’indiscriminata corsa ai tamponi che impedisce di testare con tempi adeguati le persone realmente bisognose[2].

        In 14 giorni, il numero dei tamponi è passato da 3.750.804 (della settimana 8-14 dicembre) a 5.175.977 della settimana 22-28 dicembre (+38%), per l’incremento sia dei tamponi rapidi (+1.018.733; +38,7%) che di quelli molecolari (+406.440; +36,3%). L’aumentata attività di testing, tuttavia, è solo una delle cause della crescita dei nuovi casi: dalla seconda metà del mese di dicembre, infatti, si rileva da un lato una vera e propria impennata del tasso di positività dei tamponi antigenici rapidi (la media mobile a 7 giorni è salita dallo 0,8% del 14 dicembre al 2,8% del 28 dicembre), dall’altro un netto aumento del tasso di positività dei tamponi molecolari (la media mobile a 7 giorni è passata dal 9,5% del 14 dicembre al 15% del 28 dicembre). Questi dati dimostrano una notevole crescita della circolazione virale sia per la progressiva espansione della variante Omicron, molto contagiosa, che per l’aumento dei contatti sociali nel periodo delle festività, il cui impatto su ricoveri e decessi sarà visibile nei prossimi giorni[3].

 

Considerato che

        secondo le indicazioni del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna[4], fino a pochi giorni fa, il periodo di isolamento di persona positiva al virus SARS-CoV-2 veniva determinato dall’esecuzione di un tampone c.d. “molecolare”, e ciò nei seguenti casi:

        alle persone con i sintomi di Covid-19;

        alle persone positive a Covid-19 per verificare, dopo il periodo di isolamento, se il virus è ancora presente;

        ai contatti stretti di casi positivi Covid-19 dopo 10 giorni di quarantena (calcolati dall'ultima esposizione alla persona risultata positiva) per verificare la presenza del virus;

        in seguito a un test sierologico positivo;

        in seguito a un test rapido (antigenico) positivo.

        la Regione Toscana, anche al fine di alleggerire il proprio sistema sanitario, e per velocizzare e rendere più efficace il tracciamento dei casi, ha recentemente ritenuto di affidare anche ai soli test rapidi l’accertamento della positività al virus, qualora eseguiti presso le strutture appositamente preposte. Non solo: l’ordinanza n° 66 del 28 dicembre u.s. del Presidente della Regione Toscana prevede altresì che anche il periodo di fine isolamento, così come quello di fine quarantena, possa essere determinato (anche) dall’esecuzione di un test antigenico rapido, in luogo quindi di quello molecolare[5].

        la stessa Circolare ministeriale n° 36254 del 11.8.2021[6], d’altronde, stabiliva espressamente che “Le persone sintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 da variante VOC non Beta sospetta o confermata o per cui non è disponibile il sequenziamento, possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test molecolare o antigenico con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi […] Al fine di stabilire il termine dell’isolamento di un caso confermato COVID-19, in caso di mancata pronta disponibilità di test molecolari o in condizioni d’urgenza determinate dalla necessità di prendere decisioni di sanità pubblica in tempi rapidi, si può ricorrere a test antigenici, quali i test antigenici non rapidi (di laboratorio), i test antigenici rapidi con lettura in fluorescenza e quelli basati su microfluidica con lettura in fluorescenza, che rispondano alle caratteristiche di sensibilità e specificità minime sopra indicate (sensibilità ≥80% e specificità ≥97%, con un requisito di sensibilità più stringente (≥90%) in contesti a bassa incidenza)”.

 

Rilevato che

        con nota della Direzione generale cura della persona, salute e welfare inviata in data 28 dicembre u.s. ai Direttori Sanitari, ai Direttori Dipartimenti di Sanità Pubblica ed ai Direttori Dipartimenti Cure Primarie delle Aziende Sanitarie, la Regione Emilia-Romagna modificava parzialmente le proprie indicazioni in ordine alla necessità del tampone molecolare per determinare l’inizio dell’isolamento di persona affetta da virus SARS-CoV-2, e così stabiliva:

Nella attuale fase pandemica da SARS-CoV-2 si registra un rilevante e rapido incremento dei casi COVID-19, anche a seguito della rapida introduzione della variante Omicron che presenta caratteristiche di alta diffusibilità; ciò comporta tra l’altro una maggior difficoltà per i Dipartimenti di Sanità Pubblica ad effettuare tempestivamente i test molecolari per confermare le positività rilevate a seguito di test rapidi antigenici.

Alla luce della Circolare del Ministero della Salute n. 705-08/01/2021 che riporta: “In un contesto ad alta prevalenza, i test antigenici rapidi avranno un PPV elevato. Pertanto, è probabile che la positività di un test antigenico rapido sia indicativa di una vera infezione, non richiedendo conferma con test RT-PCR.” si definisce che in presenza esiti positivi di test rapidi antigenici trasmessi alle Aziende Sanitarie dai soggetti autorizzati all’effettuazione di tale diagnostica rapida ( vedi Determinazione regione Emilia-Romagna n. 19468 del 5 novembre 2020 ) e dalle farmacie convenzionate con le cui Associazioni di categoria sono stati siglati specifici accordi, non è necessario confermare la diagnosi con test RT-PCR e si procederà direttamente da parte dei Dipartimenti di Sanità Pubblica alla presa in carico del caso.

        a ben vedere, quindi, la Regione Emilia-Romagna, in difformità a quanto indicato dalla stessa Circolare ministeriale n° 36254 del 11.8.2021 (cit.), e pure a quanto previsto da altre Regioni, ha ritenuto necessario mantenere il test RT-PCR per determinare il termine dei periodi di isolamento per le persone risultate positive, e di quarantena per i contatti di persone positive, anziché prevedere la possibilità di sostituire detto test con quello antigenico rapido nelle strutture autorizzate, con evidente allungamento dei tempi, anche di natura amministrativa, per la registrazione della fine del periodo interessato.

 

Tutto ciò premesso, considerato e rilevato,

i sottoscritti consiglieri

 

INTERROGANO

 

La Giunta per conoscere

 

        per quale motivo il nostro SSR non abbia previsto, in linea con quanto consente la stessa Circolare ministeriale n° 36254 del 11.8.2021 (e come seguito da altre Regioni), la possibilità di esecuzione (anche) di test rapido antigenico per determinare la fine del periodo di isolamento, ovvero di quarantena, delle persone interessate (positivi o contatti di positivi);

        se l’Amministrazione regionale non ritenga che tale possibilità consentirebbe un alleggerimento della pressione sulle strutture ospedaliere in ordine all’esecuzione di tamponi molecolari, anche dal punto di vista burocratico ed amministrativo, e diminuirebbe il tempo di rientro “in società” delle persone coinvolte, con evidente minor aggravio per le stesse, sotto tutti i punti di vista (lavorativo/professionale, scolastico/educativo, ecc.);

        in generale, quali diverse iniziative ritenga di dovere eventualmente adottare per migliorare una situazione sanitaria divenuta sempre più insostenibile.

 


[1] https://opendatadpc.maps.arcgis.com/apps/dashboards/b0c68bce2cce478eaac82fe38d4138b1

[2]https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2021/12/30/gimbe-impennata-di-nuovi-casi-807-in-7-giorni-_4a3f3315-4097-4eab-b8bb-1179399d3a5c.html

[3]https://www.corriere.it/cronache/21_dicembre_30/covid-gimbe-impennata-casi-80percento-corsa-tamponi-51-milioni-7-giorni-44c1786a-694c-11ec-996c-3905d962e8a9.shtml

[4] https://www.ausl.bologna.it/per-i-cittadini/coronavirus/faq-covid

[5]http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/Contenuto.xml?id=5314117&nomeFile=Ordinanza_del_Presidente_n.66_del_28-12-2021

[6] https://www.novasafe.it/uploadedfiles/immagini/news/PDF%20NEWS/circolare_ministero_della_salute_36254_11082021.pdf

 

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