Espandi Indice

Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 4649

Share
Oggetto:
Testo presentato:
4649 - Interpellanza in merito alle azioni da adottare per scongiurare un ulteriore periodo di cassa integrazione per i dipendenti dell'azienda Malo S.p.A., con particolare riferimento allo stabilimento di Borgonovo Val Tidone (Piacenza). A firma della Consigliera: Stragliati

Testo:

INTERPELLANZA

 

(ex articolo 115 Regolamento interno dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia - Romagna)

 

Premesso che:

        Malo S.p.A., azienda tessile toscana, storico marchio di cashmere, nata negli anni Settanta, ha deciso di mettere nuovamente in cassa integrazione ordinaria i propri dipendenti dello stabilimento di Borgonovo Val Tidone (Piacenza), oltre a quelli di Firenze.

        Gli stessi sono venuti a sapere per puro caso di essere in cassa integrazione per tredici settimane. La proprietà, stante quanto segnalato più volte a mezzo stampa dal sindacato, infatti, non comunica né con i dipendenti, né con il sindacato stesso.

 

Considerato che:

        L’azienda non ha mai comunicato formalmente ai propri dipendenti la decisione presa e i contatti anche con i sindacati sarebbero stati solo informali, tanto che gli stessi dichiarano che: “manca la reale volontà da parte dell’azienda di collaborare e di confrontarsi con il sindacato”.

        I dipendenti della sede di Borgonovo Val Tidone hanno già usufruito della “Cassa Covid”.

        La proprietà ha dichiarato che la mancata comunicazione è stata data da alcuni disguidi.

 

Preso atto che:

        La Malo S.p.A. sostiene che la situazione, fino a quando non ci saranno le nuove commesse legate alla nuova collezione, resterà incerta. Inoltre, non vi è traccia di un possibile incontro formale tra la proprietà, i sindacati e la Rsu aziendale (che, peraltro, verrà lasciata anch’essa in cassa integrazione).

        L’unica incresciosa sicurezza è che rimane incerto il futuro dei circa quaranta dipendenti dell’azienda, quasi tutte donne, dello stabilimento borgonovese costretti di nuovo in cassa integrazione.

        Durante la pandemia da Covid si è verificato un aumento delle disuguaglianze di genere anche sull’occupazione, disuguaglianza strutturale visto che il tasso di occupati è oggi del 67,8% per gli uomini e del 49,5% per le donne, come certificato ripetutamente dell’Istat: a ottobre 2021 l’occupazione femminile ha registrato crescita zero rispetto a settembre, quella maschile ha segnato il dato (non brillante in termini assoluti) di 36 mila unità in più. A inizio 2022 sempre l’Istat aveva registrato la perdita di 440 mila posti di lavoro rispetto all’anno precedente, 312 mila dei quali erano ancora una volta donne.

 

INTERPELLA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE

 

Se e quali azioni intenda adottare, per quanto di propria competenza, per scongiurare l’ennesimo periodo di cassa integrazione e le incertezze sul futuro per i dipendenti dell’azienda Malo S.p.A., in un periodo già difficile a causa degli strascichi della pandemia da Covid - 19.

 

Espandi Indice