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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 4687

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Oggetto:
Testo presentato:
4687 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito alla moria di pesci verificatasi nel canale Candiano, a Marina di Ravenna. A firma della Consigliera: Zamboni

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

Premesso che

 

        il primo febbraio, intorno alle ore 14.00, sono stati avvistati sul canale Candiano, a Marina di Ravenna, centinaia di pesci morti, principalmente cefali;

        molte persone si sono fermate ad osservare, dalla testata del canale Candiano verso il ponte mobile, la grande massa galleggiante di pesci morti, divenuti preda di decine di gabbiani;

        i due portavoce di Europa Verde della Provincia di Ravenna, Graziella Bacchilega e Gian Luca Baldrati, hanno prontamente avvisato Arpae e il Comune di Ravenna chiedendo loro di effettuare campionamenti delle acque e dei pesci morti per risalire alle cause della moria;

        stando a quanto riportato dalla stampa locale, il giorno successivo sia Arpae che il Comune di Ravenna hanno effettuato i prelievi di acqua e di pesci morti sollecitati da Europa Verde;

        i giornali, inoltre, hanno attribuito la moria di pesci al cedimento in alcuni tratti dell’impianto fognario comunale. Più in dettaglio, vicino alla banchina della testata, più o meno all’altezza della struttura che conserva il Moro di Venezia, si sarebbe creata una falla nell’asfalto che conduce alle fognature. Non a caso per un paio di giorni è stato effettivamente avvertito dai cittadini, anche in darsena, un odore nauseabondo.

 

TUTTO CIÒ PREMESSO

INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE

 

  1. se, come riportato dalla stampa locale, siano stati effettuati da Arpae e Comune di Ravenna prelievi di acqua e pesci e, in caso affermativo, se siano disponibili i risultati delle analisi con indicazione delle eventuali sostanze che potrebbero aver provocato la moria;
  2. se l’inquinamento delle acque sia imputabile al malfunzionamento o alla scarsa manutenzione di alcuni tratti dell’impianto fognario comunale;
  3. se siano previste modalità di compensazione, come forma di risarcimento dei danni causati all’ambiente, a carico di coloro che, anche involontariamente, ne siano responsabili.

 

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