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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 4845

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Oggetto:
Testo presentato:
4845 - Interrogazione a risposta orale in commissione sulla disponibilità e sui tempi di attesa delle visite mediche sportive per il ritorno all'attività agonistica. A firma dei Consiglieri: Paruolo, Bondavalli, Fabbri, Maletti, Montalti, Costa, Costi, Zappaterra, Bulbi, Rontini, Gerace, Pillati, Sabattini, Daffada'

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

I sottoscritti Consiglieri

 

Premesso che:

        Lo sport svolge un ruolo fondamentale per il benessere psico-fisico di bambini e ragazzi, oltre a essere avamposto educativo, opportunità di incontro e socializzazione. Garantire il diritto allo sport è dunque una priorità, per una ripresa della vita verso una ordinarietà da tempo assente.

        Le società e le federazioni sportive hanno evidenziato un non trascurabile abbandono della pratica sportiva da parte dei ragazzi e delle ragazze durante la pandemia, abbandono dovuto sia alla difficoltà oggettiva di fare sport sia alla difficoltà di riprendere ad allenarsi e a giocare dopo aver contratto il virus.

 

Considerato che:

        Con Circolare del Ministero della Salute 3566 del 18 gennaio 2022 è stato approvato il protocollo “Return to Play” della Federazione Medico Sportiva Italiana, per la ripresa dell’attività sportiva inerente agli atleti risultati positivi e guariti dal Covid-19. La Circolare, pur nel massimo rispetto della tutela delle persone, prevede, rispetto a quella precedente, una significativa riduzione degli accertamenti sanitari necessari per il ritorno in sicurezza all'attività sportiva degli atleti agonisti non professionisti. Inoltre, i tempi di attesa per effettuare la visita medica per gli sportivi risultati positivi al virus sono stati ridotti da 30 a 7 giorni.

        Per quanto riguarda gli atleti non agonisti, invece, per il Return to Play basta la visita di idoneità sportiva non agonistica in corso di validità. Ciò genera sia una sovrapposizione di regole, sia una differenza di richieste, visto che anche per gli atleti non agonisti dovrebbe valere il principio della tutela della salute post Covid-19 e soprattutto la verifica di eventuali effetti negativi sul cuore.

 

Sottolineato che:

        La visita di medicina dello sport comporta un costo e può quindi costituire, come avviene per i tamponi e le mascherine, un fattore di difficoltà per le famiglie, soprattutto quelle con più di un figlio che pratica sport.

        Esiste la necessità di garantire la pratica sportiva, soprattutto per gli adolescenti, in un tempo di pandemia non ancora concluso, adeguando tempestivamente il rilascio del certificato Return to Play all’evolversi dell’epidemia e soprattutto riducendo i tempi di attesa per effettuare la visita medica.

        Ad oggi non si riesce a far fronte alla richiesta di visite mediche agonistiche in tempi adeguati. Nella situazione attuale, infatti, i tempi di attesa per effettuare la visita presso il SSN risultano significativamente lunghi - anche come conseguenza dello spostamento del personale sanitario sull’emergenza covid – non solo presso il pubblico, ma anche presso strutture sanitarie private.

        La necessità di tempi adeguati di compimento della visita di idoneità alla pratica sportiva vale anche per le persone il cui certificato è scaduto.

 

Tutto ciò premesso e considerato,

 

Interrogano la Giunta per sapere

 

        Se ritenga necessario prevedere un piano straordinario per l’aumento delle prestazioni di visite sportive connesse al Return to play e al rinnovo di certificati di idoneità alla pratica sportiva temporalmente scaduti presso centri AUSL con modalità di prenotazione agili, in modo tale da garantire agli atleti e alle atlete un rapido rientro all’attività sportiva.

        Se ritenga necessario, in questo piano straordinario, dare priorità a bambini e adolescenti, per limitare al massimo fenomeni di abbandono dell’attività sportiva, già accresciuti durante la pandemia.

        Se non ritenga opportuno che la nuova visita prevista dal Return to play possa costituire una certificazione della validità di un anno, essendo a tutti gli effetti una nuova visita sportiva, e non semplicemente una proroga del certificato agonistico in corso di validità, in modo tale da ridurre la ripetizione di prestazioni in scadenza nel giro di poco tempo. Tale visita sarebbe da effettuare non necessariamente presso lo stesso medico che aveva certificato in precedenza l’idoneità sportiva.

        Se intenda individuare soluzioni che possano aumentare l’offerta di prestazioni di visite mediche sportive, quali ad esempio un ampliamento degli orari dell’attività ambulatoriale, con incentivi al personale medico, infermieristico e amministrativo di supporto; un eventuale supporto dei cardiologi ai medici sportivi per fare ECG da sforzo; un ampliamento dell’offerta di visite medico sportive con il privato convenzionato; la possibilità di effettuare visite mediche sportive in libera professione calmierate, ovvero con prezzi maggiormente accessibili.

        In quali tempistiche, anche alla luce dell’eventuale attuazione di alcune delle azioni indicate, sia possibile recuperare un regime ordinario di compimento delle visite finalizzate al rilascio del certificato di idoneità per lo svolgimento della pratica sportiva.

        Cosa intenda fare a proposito degli atleti non agonisti.

 

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