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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 4851

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Oggetto:
Testo presentato:
4851 - Interrogazione a risposta orale in commissione in merito all'Ares (Anagrafe regionale edilizia scolastica) e all'assenza dei dati sulla sicurezza previsti dal D.Lvo 81/2008. A firma dei Consiglieri: Facci, Occhi, Pompignoli, Pelloni, Rainieri, Rancan, Delmonte

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

I sottoscritti consiglieri

 

Premesso che

        Le strutture edilizie costituiscono elemento fondamentale e integrante del sistema scolastico (art. 1, L.23/1996[1]), e la materia dell’edilizia scolastica rientra nella competenza concorrente (art. 117 Cost.) stante il coinvolgimento di materie quali il "governo del territorio", "l'energia" e la "protezione civile".

        La medesima legge 23/1996, con riferimento alla realizzazione, fornitura e manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici, ha stabilito che vi provvedono i comuni per quelli da destinare a sede di scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, e le province per quelli da destinare a sede di scuole di istruzione secondaria di secondo grado (Art. 3.  Competenze degli enti locali), sostituite dalle città metropolitane in dieci aree urbane del paese a seguito della L. 56/2014.

        il decreto interministeriale 23 gennaio 2015 (MEF-MIUR-MIT), emanato al fine di dare attuazione all'art. 10 del D.L. 104/2013 (L. 128/2013) ha introdotto nell’ordinamento la programmazione unica triennale nazionale degli interventi di edilizia scolastica, che ha autorizzato le regioni a stipulare mutui, fra gli altri, con la Banca europea per gli investimenti.

        ai sensi della L.R. 13/2015[2], art. 50, la Regione, tra le altre competenze, esercita la funzione di “…f) indirizzi per la programmazione territoriale in materia di edilizia scolastica…”.

 

Considerato che

        Per il triennio 2018-2020, la Regione Emilia-Romagna ha adottato i “Criteri per la programmazione di edilizia scolastica” con deliberazione n° 385 del 9.3.2018[3], con la quale, ai sensi del comma 1 dell’art. 10 del D.L. 104/2013, nella definizione dei piani regionali (redatti nel rispetto dei principi di parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità), viene specificato che le Regioni, come stabilito dal Decreto Interministeriale n. 47 del 03/01/2018[4] (G.U. del 4/4/2018), individuano gli enti beneficiari tenendo conto:

a. della necessità di interventi relativi agli edifici scolastici di secondo grado e del numero degli studenti del secondo ciclo di istruzione sul totale degli alunni iscritti sul territorio regionale;

b. del livello di progettazione;

c. del completamento dei lavori già iniziati e non completati per mancanza di finanziamento misurato attraverso il rapporto tra il costo dell’intervento di completamento e il costo degli interventi già sostenuti;

d. della maggiore popolazione scolastica beneficiaria dell’intervento;

e. della valutazione di sostenibilità del progetto;

f. della dismissione di edifici scolastici in locazione passiva ovvero attuazione di piani di razionalizzazione della rete scolastica formalmente approvati dall’ente per l’ottimizzazione e la riorganizzazione del servizio;

g. degli ulteriori criteri definiti a livello regionale sulla base di specificità territoriali;

Detti interventi sono ammissibili solo su edifici ospitanti istituzioni scolastiche statali o destinati o da destinare a poli dell’infanzia, muniti di codice edificio dell’anagrafe dell’edilizia scolastica;

        Sempre nella predetta DGR 385/2018, seguendo il disposto del Decreto Int. 47/2018 (cit.), viene data priorità agli interventi nel seguente ordine:

a. interventi di adeguamento sismico, o di nuova costruzione per sostituzione degli edifici esistenti nel caso in cui l’adeguamento sismico non sia conveniente ovvero di miglioramento sismico nel caso in cui l’edificio non sia adeguabile in ragione di vincolo di interesse culturale;

b. interventi finalizzati all’ottenimento del certificato di agibilità delle strutture;

c. interventi finalizzati all’adeguamento dell’edificio scolastico alla normativa antincendio previa verifica statica e dinamica dell’edificio;

d. ampliamenti e/o nuove costruzioni per soddisfare specifiche esigenze scolastiche;

e. ogni altro intervento diverso da quelli di cui alle lettere precedenti a), b), c) e d) purché l’ente certifichi che la struttura sia adeguata alle normative vigenti e i relativi dati sono stati inseriti nell’anagrafe dell’edilizia scolastica.

        la Regione Emilia-Romagna ha provveduto ad adottare i necessari provvedimenti relativi alla programmazione triennale (da ultimo, la DGR n° 348 del 15/03/2021 - EDILIZIA SCOLASTICA PROGRAMMAZIONE TRIENNALE 2018-2020, DELIBERA DI GIUNTA REGIONALE N. 1184/2018 E SS.MM.II. – ANNUALITÀ 2020: ELENCO INTERVENTI FINANZIABILI[5]).

 

Rilevato che

        al fine di rendere operative le disposizioni normative sopra indicate, diventa quindi di estrema importanza conoscere e censire le caratteristiche e lo stato di fatto del patrimonio edilizio scolastico regionale, tenuto presente che l’inserimento dei relativi dati all'interno dell'anagrafe dell'edilizia scolastica risulta condizione pregiudiziale per la priorità degli interventi (cfr. D.M. 47/2018, cit., art. 3).

        La legge 107 del 2015 ha disposto che il Ministero dell'istruzione garantisca stabilmente l'accesso e la riutilizzabilità dei dati del sistema nazionale di istruzione e formazione, pubblicando in formato aperto, tra gli altri, i dati relativi all'anagrafe dell'edilizia scolastica.

        a tal fine, le Regioni hanno istituito l'Ares[6] (anagrafe regionale dell'edilizia scolastica) per registrare e monitorare la consistenza, la situazione e la funzionalità del patrimonio edilizio delle scuole sul territorio regionale.

 

Considerato inoltre che

        il Decreto legislativo 81/2008 (e ss. mod.[7]) Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, applicabile a tutti i settori  di attività, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio (art. 3), rappresenta il riferimento normativo per individuare la responsabilità del Dirigente scolastico quale “datore di lavoro”, tenuto quindi a tutta una serie di adempimenti per garantire la sicurezza all’interno degli edifici destinati all’attività scolastica.

        a solo titolo esemplificativo, gli edifici scolastici devono adeguarsi alla normativa antiincendio, e quindi dotarsi del relativo certificato di prevenzione (C.P.I.), attestazione, con valenza probatoria, rilasciata dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, che certifica la sussistenza dei requisiti di sicurezza e il rispetto della normativa in materia. Dopo numerosi rinvii del termine ultimo per l’adeguamento, attualmente il termine è fissato al 31 dicembre 2022.

 

Rilevato quindi che

        diventa fondamentale conoscere la precisa situazione di fatto dell’edilizia scolastica del territorio regionale, soprattutto per programmare gli interventi di adeguamento/manutenzione straordinaria, tenuto anche conto che solo il PNRR ha destinato alla Regione Emilia-Romagna 237 milioni di euro sui 5 miliardi previsti a livello nazionale (192 milioni a regia nazionale e 45 a regia regionale), mentre il  piano regionale di programmazione degli investimenti nazionali in edilizia scolastica ha messo in campo, negli ultimi sei anni (2015-2021), quasi 1.000 interventi da Piacenza a Rimini, per oltre 600 milioni di euro[8]

        tuttavia, a seguito di una richiesta di accesso agli atti (P.g. 185186/2022) diretta a conoscere quanti edifici scolastici fossero in regola con le prescrizioni del D.Lvo 81/2008 sulla sicurezza, la Regione ha risposto (prot. 0205350 del 28.2.2022) di non potere accedere alle informazioni di dettaglio delle schede PES (Punto di erogazione del Servizio) di ogni edificio, in quanto dati non ancora disponibili all’interno delle Anagrafi regionali (ARES), e pertanto di non essere a conoscenza della situazione dal punto di vista degli obblighi imposti dalla normativa nazionale ai singoli edifici (D.L.vo 81/2008).

 

Tutto ciò premesso, considerato e rilevato,

i sottoscritti consiglieri

 

interrogano

 

la Giunta per conoscere

 

        come ritiene di rispettare le priorità ed i criteri indicati dal Decreto Interministeriale 47/2018 per gli investimenti nell’edilizia scolastica, in assenza dei dati completi sulla sicurezza degli edifici all’interno dell’Ares;

        se non ritiene che l’assenza dei dati sulla sicurezza degli edifici scolastici all’interno dell’Ares possa rappresentare un pericolo per l’incolumità di tutte le persone a vario titolo ivi presenti (studenti, corpo docente, altri prestatori di lavoro), e come pensa possa essere posto rimedio a questa grave criticità;

        se nelle determinazioni degli investimenti necessari per l’edilizia scolastica, anche in riferimento all’impiego delle risorse previste dal PNRR, siano stati osservati i criteri di cui al Decreto Interministeriale 47/2018, e come sia avvenuta la scelta degli edifici cui destinare gli interventi;

        se le criticità connesse al mancato inserimento delle schede PES all’interno dell’Ares siano mai state segnalate al Ministero competente.

 


[1] https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1996;23

[2]https://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/articolo?urn=er:assemblealegislativa:legge:2015;13&dl_t=text/xml&dl_a=y&dl_id=10&pr=idx,0;artic,1;articparziale,0&ev=1

[3]https://servizissiir.regione.emilia-romagna.it/deliberegiunta/servlet/AdapterHTTP?action_name=ACTIONRICERCADELIBERE&operation=leggi&cod_protocollo=GPG/2018/380&ENTE=1

[4] https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/04/04/18A02319/sg

[5]https://servizissiir.regione.emilia-romagna.it/deliberegiunta/servlet/AdapterHTTP?action_name=ACTIONRICERCADELIBERE&operation=leggi&cod_protocollo=GPG/2021/355&ENTE=1

[6] https://scuola.regione.emilia-romagna.it/anagrafi-regionali/anagrafe-edilizia-scolastica-2

[7]https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-04-30&atto.codiceRedazionale=008G0104&atto.articolo.numero=0&atto.articolo.sottoArticolo=1&atto.articolo.sottoArticolo1=10&qId=&tabID=0.0034783113778633634&title=lbl.dettaglioAtto

[8]https://scuola.regione.emilia-romagna.it/notizie/in-evidenza/edilizia-scolastica-fondi-pnrr-in-emilia-romagna-si-parte-con-46-progetti

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