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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 4993

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta a una riflessione riguardante la riorganizzazione dei servizi di degenza emiliano-romagnoli, con particolare riguardo alle Case Residenza Anziani, prevedendo una dislocazione più omogenea sul territorio regionale. (31 03 22) A firma del Consigliere: Mastacchi

Testo:

RISOLUZIONE

“Posti letto convenzionati nelle CRA”

 

Il sottoscritto Marco Mastacchi Presidente del Gruppo RETE CIVICA Progetto Emilia-Romagna

 

Premesso che

        le Case Residenza Anziani sono strutture socio-sanitarie pensate per accogliere anziani con un livello di non autosufficienza di grado medio e severo che non necessitano di prestazioni ospedaliere;

        la casa-residenza garantisce assistenza medica, infermieristica e trattamenti riabilitativi per il mantenimento ed il miglioramento dello stato di salute e di benessere della persona anziana ospitata;

 

Rilevato che

        nel territorio diverse strutture hanno alcuni o tutti i loro posti convenzionati (la cui retta è parzialmente compartecipata attraverso i Distretti tramite il Fondo Regionale per la Non Autosufficienza) con l’Azienda AUSL e dai dati ricevuti, in seguito ad una mia richiesta ex art. 30 comma 3 dello Statuto e art. 119 comma 1 del Regolamento dell’Assemblea legislativa, risultano scoperte nell’Appennino Bolognese alcune zone, determinando disagi non indifferenti per una fascia della popolazione già fortemente provata dall’emergenza pandemica;             

 

Atteso che

        lo stanziamento delle risorse in Emilia-Romagna per la non autosufficienza per il 2021 ammontano a circa 457 milioni e arrivano a 520 milioni circa con il fondo nazionale e con il fondo “dopo di noi”, la regione Veneto stanzia 736 milioni per soddisfare i bisogni crescenti di questa fascia della popolazione a cui aggiunge un’ulteriore agevolazione, con la tassazione agevolata ai fini dell’addizionale IRPEF;

 

Impegna il Presidente e la Giunta Regionale

 

        a una riflessione riguardante la riorganizzazione dei servizi di degenza emiliano-romagnoli, prevedendo una dislocazione più omogenea sul territorio laddove alcune aree risultano particolarmente “scoperte”  per garantire una soluzione che può rivelarsi salvifica, dal momento che il ricovero presso queste strutture si arricchisce di una serie di valenze positive, talvolta inaspettate, o comunque sottovalutate e garantisce agli anziani di godere di una serenità e una protezione di cui non potrebbero più giovarsi qualora restassero nel proprio ambiente domestico

 

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