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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 5253

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Oggetto:
Testo presentato:
5253 - Interrogazione a risposta orale in commissione sul rilancio della funzione crocieristica del Porto di Ravenna, sull'impatto sull'ambiente e sulla salute dei cittadini dell'inquinamento prodotto dalle grandi navi da crociera e sui tempi di realizzazione del sistema di elettrificazione delle banchine. A firma della Consigliera: Zamboni

Testo:

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE

 

Premesso che

 

        prima dello scoppio della pandemia, il settore turistico delle navi da crociera si caratterizzava per una crescita imponente: dal 1990 al 2019 l’incremento è stato del 6,6% su base annua. Dopo lo stop imposto dalla pandemia nel 2020, oggi il comparto sta ripartendo. Benché costituisca solo il 3% del trasporto navale, il settore delle navi da crociera produce un quarto dei rifiuti dell’intero comparto navale, con un’impronta carbonica di questa tipologia di viaggio superiore a quella dei voli;

        secondo un rapporto pubblicato dall’associazione Transport & Environment, nell’anno 2017 203 navi da crociera hanno navigato nelle acque europee producendo 62 mila tonnellate di ossidi di zolfo, 155 mila tonnellate di ossidi di azoto e 20 mila tonnellate tra CO2 e polveri sottili. Le 141 grandi navi che hanno solcato i mari italiani nel 2017 hanno prodotto più ossidi di azoto dei quasi 40 milioni di macchine presenti nel nostro paese;

        i maggiori danni non solo per l’ambiente ma anche per la salute dei passeggeri delle grandi navi e di chi vive nelle città portuali e nei pressi delle località di attracco derivano dal tipo di combustibile utilizzato, ovvero gli oli combustibili pesanti, che in genere sono gli scarti risultanti dal processo di raffinazione;

        a questo proposito, il Dipartimento di Epidemiologia del Lazio ha stimato che a Civitavecchia la popolazione residente entro 500 metri dal porto, in cui attraccano anche le grandi navi da crociera, è soggetta a un incremento della mortalità del 51% per malattie neurologiche e del 31% per tumori al polmone.

 

Premesso inoltre che

 

        alcuni studi hanno sfatato il mito che vedrebbe una popolazione locale arricchita dall’indotto. Il turista da crociera spende sulla terraferma meno del normale turista perché tende a rimanere nella sua bolla di comfort, acquistando prodotti e servizi offerti dalla compagnia. Una ricerca focalizzata sulla Croazia ha stimato che il costo totale delle esternalità ambientali causate dal turismo da crociera è pari a sette volte ai benefici di cui godono le economie locali.

 

Considerato che

 

        nel recente passato, Venezia risultava essere (dopo Barcellona e Palma di Maiorca) la terza città costiera più inquinata dalle emissioni delle navi da crociera nel Mediterraneo, considerate le 68 grandi navi che in un anno stazionavano nella laguna veneta per quasi 8mila ore con i motori accesi;

        nell’agosto 2021, con un Decreto approvato in Parlamento e convertito in Legge, è stato vietato il transito delle navi da crociera davanti a San Marco e nel Canale della Giudecca;

        la chiusura del porto di Venezia alle grandi navi da crociera oggi si ripercuote su tutto il sistema portuale Mediterraneo.

 

Ricordato che

 

        un anno fa a Ravenna è stato indetto un concorso per realizzare un nuovo terminal passeggeri; ad aggiudicarsi la concessione in project financing per il rilancio del terminal, secondo il programma proposto nel 2020, è stato Royal Caribbean Group;

        con il nuovo terminal, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale intende rilanciare la funzione croceristica del porto di Ravenna e creare contemporaneamente una connessione con la retrostante area naturalistica (Nuovo Parco delle Dune), per fare in modo che lo scalo divenga home-port, ovvero punto di inizio e di fine crociera e non solo di transito;

        in attesa della costruzione del nuovo terminal (per un investimento complessivo di 26 milioni di euro e una durata stimata dei lavori di due anni), il progetto prevede che le prime due stagioni siano gestite con una struttura provvisoria di supporto alla stazione marittima esistente. Tale struttura è diventata operativa dallo scorso mese di aprile, quando sono arrivate le prime navi a Porto Corsini. Gli attracchi di navi da crociera previste per il 2022 sono circa 90 per un numero stimato di 130.000/140.000 ospiti.

 

Preso atto che

 

        il 17 aprile 2018 il Consiglio comunale di Ravenna ha approvato all’unanimità un Ordine del giorno presentato dai Gruppi Ravenna in Comune e Misto per richiedere l’impegno del Sindaco proprio sulla elettrificazione delle banchine nel porto di Ravenna. In quattro anni nulla di concreto è stato fatto;

        a quattro anni di distanza, è stata annunciata la realizzazione di un sistema di elettrificazione delle banchine che permetterà alle navi in sosta di spegnere i motori e alimentarsi tramite energia elettrica al fine di garantire la sostenibilità ambientale della gestione della nuova Stazione Marittima. Per questi lavori l’Autorità di Sistema Portuale ha ottenuto 35 milioni di euro dai fondi del PNRR.

 

Evidenziato che

 

        in assenza del succitato sistema di elettrificazione delle banchine, oggi le navi da crociera ormeggiate tengono accesi i motori per poter mantenere in attività i servizi a bordo, provocando in tal modo un pesante impatto ambientale in termini di inquinamento acustico e atmosferico. Diverse segnalazioni di cittadini pervenute al Gruppo di Europa Verde parlano di cattivi odori e di smog e aria irrespirabile sulle spiagge adiacenti;

        si teme che l’impatto delle navi da crociera possa ripercuotersi negativamente sul tradizionale turismo rivierasco stanziale.

 

Tutto ciò premesso e considerato

 

INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE PER SAPERE

 

        se, alla luce del rilancio della funzione crocieristica del Porto di Ravenna, sia stata prevista l’attivazione di un sistema di monitoraggio che permetta di misurare l’impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini residenti nelle aree limitrofe delle emissioni e del rumore prodotti dal transito e soprattutto dalla sosta a motori accesi delle grandi navi da crociera;

        se sia a conoscenza dei tempi di realizzazione del sistema di elettrificazione delle banchine e se tale progetto riguarderà l’intero scalo o sarà limitato al solo molo di Porto Corsini;

        se siano previste, in attesa dell’elettrificazione delle banchine, misure di prevenzione e contenimento dell’inquinamento atmosferico per tutelare la salute di chi vive nelle vicinanze del Porto.

 

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