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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 5270

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta a promuovere e coordinare la revisione del progetto di variante alla S.S. 16 Adriatica, al fine di salvaguardare le peculiarità del territorio, quali l'economia agricola, l'integrità delle falde acquifere e l'equilibrio ecosistemico della zona che va da Igea Marina alla frazione di Santa Giustina. (01 06 22) A firma dei Consiglieri: Montevecchi, Lisei, Mastacchi, Castaldini

Testo:

RISOLUZIONE

 

I sottoscritti Consiglieri del Gruppo Lega Salvini Premier Emilia Romagna

 

Premesso che:

        In Provincia di Rimini esiste un progetto di variante alla S.S. 16 Adriatica che si inserisce nell’ambito del programma di sviluppo e potenziamento della rete infrastrutturale di mobilità esistente nella porzione di territorio della Provincia, previsto dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.

 

Considerato che:

        Il suddetto progetto ha un iter più che ventennale ed il primo tratto, a nord, impegna quasi 300.000.000,00 Euro.

        Nella zona nord, la variante è stata pensata anche per servire alcuni importanti progetti di sviluppo quali ad esempio il “Triangolone”, progetto di area produttiva ad oggi naufragato, ed il progetto “Transit point”, centro ecologico di distribuzione merci, anch’esso mai nato.

 

Ritenuto che:

        La zona di Rimini nord, denominata nel progetto “tratto 1”, che va dalla frazione Igea Marina (Bellaria – Igea Marina) a Santa Giustina (Rimini), è caratterizzata da una forte vocazione agricola, fino a pochi anni fa, unica zona agricola speciale del comune di Rimini.

        In questa zona, particolarmente vocata all’agricoltura orticola, operano molte aziende agricole, prevalentemente a carattere famigliare che vedrebbero compromessa la propria attività causando la perdita di centinaia di posti di lavoro.

 

Ritenuto inoltre che:

        Dando esecuzione alla variante nella zona descritta, come da progetto, si rischierebbe di determinare un azzeramento dell’economia agricola locale con ricadute anche sul turismo e sulla disponibilità di prodotti agricoli di qualità “a chilometro zero”.

        Nel sottosuolo sono presenti importanti falde acquifere che, con i lavori invasivi richiesti dal progetto, rischierebbero di compromettersi irrimediabilmente.

        Con la firma anche in provincia di Rimini del patto per il lavoro e per il clima, il presidente Bonaccini ha dichiarato che “I territori locali sono al centro di ogni progetto di sviluppo strategico dell’Emilia-Romagna. Il loro contributo, è fondamentale, perché è proprio nei territori che scaturisce l’innovazione economica, prende forma la transizione ecologica e si realizza la coesione sociale.” La variante, nel tratto in oggetto pare contrastare apertamente gli intendimenti del documento firmato poche settimane fa.

 

Rilevato che:

        Il sottosegretario Baruffi ha dichiarato, rispondendo ad un question time nel corso della seduta d’aula del 27 aprile, che “La Regione è informata delle criticità sollevate dagli agricoltori e si sta adoperando, per quanto di propria competenza, certamente insieme al Comune di Rimini, per trovare una soluzione che preveda un’ottimizzazione del progetto, anche in funzione di una riduzione dell’impatto sulle aree agricole.”

 

IMPEGNANO IL PRESIDENTE E LA GIUNTA

 

      A promuovere e coordinare la revisione del progetto in oggetto con Provincia di Rimini e comuni, coinvolgendo nel dialogo le associazioni di categoria ed i comitati di cittadini, al fine di salvaguardare le peculiarità del territorio, quali l’economia agricola, con la conseguente salvaguardia di posti di lavoro e prodotti a chilometro zero, l’integrità delle falde acquifere e l’equilibrio ecosistemico della zona che va da Igea Marina alla frazione di Santa Giustina.

 

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