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Legislatura XI- Atto di indirizzo politico ogg. n. 5466

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Oggetto:
Testo presentato:
Risoluzione per impegnare la Giunta a dare vita ad una convenzione con un ente riconosciuto a livello nazionale, per diffondere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro. (15 07 22) A firma dei Consiglieri: Bergamini, Pelloni, Stragliati, Facci, Catellani, Rancan, Marchetti Daniele, Montevecchi, Liverani

Testo:

L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna

 

Premesso che

 

L’Italia continua ad essere un Paese caratterizzato da gravi incidenti sul lavoro. Di lavoro si muore, con una preoccupante frequenza, documentata dalle 772 morti “bianche” rilevate nei soli primi otto mesi del 2021, dopo la pandemia, secondo dati forniti da ANMIL (Associazione nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro) e INAIL.

 

Non va meglio la situazione nella prima parte del 2022 (periodo compreso tra gennaio e marzo ’22), in cui Inas (Istituto Nazionale Assistenza Sociale) riferisce di 194mila e 106 denunce di infortuni sul lavoro, con un aumento di 65.435 rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. Di questi, ben 189 hanno avuto un esito infausto.

 

Il rispetto delle più elementari norme di sicurezza è un tema strettamente connesso al diritto dei lavoratori. Crisi economiche e difficoltà a rimanere sul mercato hanno portato alcune aziende, negli ultimi anni, a ridurre le misure di sicurezza nei propri spazi operativi, dove si registrano purtroppo inosservanze delle regole, tali da esporre a rischi i lavoratori.

 

Esiste, quindi, un problema di formazione e informazione rivolta ai dipendenti delle aziende, spesso precari e soggetti ad un fenomeno di frequente turn-over, che non permette loro di partecipare in maniera attiva alla creazione di una cultura organizzativa mirata ad una maggiore sicurezza. Manca in molti casi, sul luogo di lavoro, un’adeguata cultura che porti allo scrupoloso rispetto delle norme di anti-infortunistica e all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, che sono in grado di ridurre considerevolmente i rischi.

 

Nel 2019, secondo gli ultimi dati disponibili, sono state registrate 85.367 denunce di infortunio, con un trend che segna un decremento di -1.110 unità rispetto all’anno precedente. La discesa della curva dell’incidentalità sui luoghi di lavoro procede troppo lentamente e fa registrare un numero di casi decisamente elevato. Tra gennaio ed aprile 2021 si sono registrati 171.870 gli infortuni sul lavoro (-0,3% rispetto al 2020) dei quali purtroppo 306 mortali (+9,3% rispetto al 2020).

 

L’andamento degli incidenti e anche, purtroppo, l’incremento delle malattie professionali in molti settori è un fenomeno che riguarda trasversalmente tutti gli ambiti produttivi: dall’industria all’artigianato, dall’agricoltura ai servizi. Il settore sociosanitario, per esempio, rimane tra i più colpiti. Nel 2019 sono risultate attive 311.696 posizioni assicurative relativamente ai comparti “Industria e servizi”, mentre i dati INAIL riferiti al 2019 parlano complessivamente di 36.890 infortuni sul lavoro in Sanità. Vale a dire, il 7,3% delle rilevazioni per la gestione assicurativa dell’Industria e dei Servizi. Il 12,8% degli infortuni in questo comparto si verifica in Emilia-Romagna.

 

Vale la pena di ricordare, inoltre, che gli infortuni nel settore sociosanitario non vengono sempre denunciati, per stessa ammissione delle autorità competenti, soprattutto se tali infortuni sono riferiti ad aggressioni. Un fenomeno, quest’ultimo, che ha costi economici e sociali ragguardevoli per l’intero sistema, e che si misurano in frequenti assenze dal lavoro e conseguenze psicologiche negli operatori soggetti ad aggressioni.

 

Il settore delle costruzioni, invece, a seguito della crisi dovuta alla pandemia, e probabilmente anche per effetto di alcune delle misure di prevenzione adottate, ha visto in parte ridursi gli incidenti verificatisi nel periodo pre-pandemico, nell’ordine del 17%, tra il 2015 e il 2019. Periodo in cui si è passati da 35.083 infortuni (nel 2015) a 29.104 (nel 2019).

 

Secondo le Istituzioni competenti, è necessario intervenire celermente per fronteggiare il problema degli incidenti (spesso mortali) che si verificano sul lavoro, attraverso un insieme di misure che passano da capillari controlli, dall’assunzione di nuovi ispettori e dalla diffusione di una cultura della prevenzione, che può essere perseguita mediante la formazione e l’informazione.

 

Considerato che

 

Le Istituzioni, a vari livelli, hanno sperimentato in questi ultimi anni diverse modalità di prevenzione degli incidenti sul lavoro e anche di sostegno delle persone e famiglie colpite dagli infortuni. Per esempio, attraverso convenzioni con associazioni riconosciute a livello nazionale, come ANMIL: un ente morale con personalità giuridica di diritto privato, come riconosciuto dal DPR 31 marzo 1979, che rappresenta circa il 90% degli infortunati sul lavoro.

 

Tali convenzioni sottoscritte da altre Istituzioni regionali stanno portando a forme di sostegno delle persone colpite, che si avvalgono di professionisti esperti, ma anche di forme educative in grado di coinvolgere direttamente gli infortunati sul lavoro, motivati in questo modo a socializzare le proprie esperienze.

 

Nel Protocollo d’intesa per la promozione e la diffusione della cultura della sicurezza sottoscritto nel 2019 tra la Regione Marche e l’ANMIL, si apprende della costituzione della “Scuola Regionale della Testimonianza”, che ha l’obiettivo di fornire competenze professionali alle persone soggette ad infortuni, allo scopo di “sviluppare didatticamente” la loro esperienza di infortunio.

 

Nel corso del 2020, le prime persone formate e riconosciute ufficialmente per il loro ruolo sono state preparate allo scopo di diffondere in varie sedi una cultura della prevenzione. Un’esperienza che ha visto come punto di approdo le scuole del territorio marchigiano, nella consapevolezza che occorra socializzare le esperienze e la cultura della sicurezza a partire dalle nuove generazioni.

 

Tutto ciò premesso

 

Impegna la Giunta Regionale

 

A dare vita ad una convenzione con un Ente riconosciuto a livello nazionale, per diffondere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, allo scopo di promuovere una nuova cultura e consapevolezza nel merito. Organizzando cicli di appuntamenti che vedano coinvolte Istituzioni, Scuole, Università e tutti gli attori sociali potenzialmente interessati, avvalendosi anche di figure soggette ad infortuni sul lavoro in qualità di “Testimonial”. Predisponendo, a tale fine, un percorso formativo in grado di “sviluppare didatticamente” la loro esperienza di vita e professionale.

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