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Legislatura XI - Atto ispettivo ogg. n. 5506

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Oggetto:
Testo presentato:
5506 - Interpellanza per sapere se la Giunta ritenga opportuno ritirare o modificare la propria deliberazione n. 1562/2021, relativa alle modalità di rilevamento e di eradicazione dello scoiattolo grigio (Sciurus Carolinensis). A firma della Consigliera: Gibertoni

Testo:

Interpellanza

 

Visti

 

        la delibera di Giunta regionale 6 ottobre 2021, n. 1562, recante “Modalità attuative di intervento per il rilevamento precoce e l’eradicazione rapida dello scoiattolo grigio (Sciurus Carolinensis) in Emilia-Romagna.” con si è approvato il documento tecnico “Modalità attuative di intervento per il rilevamento precoce e l’eradicazione rapida dello Scoiattolo Grigio (Sciurus carolinensis) in Emilia-Romagna” demandandone al Servizio Territoriale Agricoltura, Caccia e Pesca di Piacenza, in particolare, i successivi adempimenti e il coordinamento con le Aziende Unità Sanitarie Locali e con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale competenti per territorio;

        il “Piano nazionale di gestione dello Scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis)”, datato maggio 2020, redatto congiuntamente dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (oggi Ministero della Transizione ecologica), da ISPRA e SNPA;

        il Regolamento UE n. 1143 del 22 ottobre 2014 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive, in vigore dal 1° gennaio 2015 e il Regolamento di esecuzione (UE) n. 2016/1141 della Commissione, del 13 luglio 2016, che adotta un elenco di specie esotiche invasive di rilevanza unionale in applicazione del Regolamento n. 1143/2014;

        l’atto di sindacato ispettivo oggetto n. 4048, del 14 ottobre 2021, recante “Interrogazione a risposta scritta circa il rilevamento e l’eradicazione dello Scoiattolo Grigio (Sciurus carolinensis) nel territorio regionale. A firma della Consigliera: Gibertoni” e la relativa risposta, del 6 dicembre 2021, dell’Assessore regionale all'Agricoltura, Agroalimentare, Caccia e Pesca, l’atto di sindacato ispettivo oggetto n. 4120, del 26 ottobre 2021, recante “Interrogazione a risposta scritta in merito all'eventuale ritiro della delibera di Giunta 1562/2021, recante “Modalità attuative di intervento per il rilevamento precoce e l'eradicazione rapida dello scoiattolo grigio (Sciurus Carolinensis) in Emilia-Romagna.” A firma della Consigliera: Gibertoni” e la relativa risposta del 23 novembre 2021 dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Agroalimentare, Caccia e Pesca e l’atto di sindacato ispettivo oggetto n. 4197, del 9 novembre 2021, recante “Interrogazione di attualità a risposta immediata in Aula sul possibile ritiro della delibera di Giunta regionale 1562/2021, recante "Modalità attuative di intervento per il rilevamento precoce e l'eradicazione rapida dello Scoiattolo Grigio (Sciurus carolinensis) in Emilia-Romagna". A firma della Consigliera: Gibertoni” e la relativa risposta dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Agroalimentare, Caccia e Pesca svolta nella seduta antimeridiana n. 103 del 9 novembre 2021;

 

premesso che

 

        il 16 ottobre 2021 la Regione Emilia-Romagna ha compiuto, dopo averla annunciata in più circostanze, una parziale retromarcia rispetto alla sopra citata delibera di Giunta regionale 6 ottobre 2021, n. 1562, comunicando che, in seguito ad una collaborazione con la LAV nazionale (Lega Anti Vivisezione) e con il Centro di Recupero Fauna Selvatica “Il Pettirosso” di Modena, che si erano resi disponibili ad ospitare gli scoiattoli catturati, evitandone la soppressione, la Regione Emilia-Romagna avrebbe iniziato ad acquisire i necessari pareri del Ministero della Transizione ecologica e di Ispra per procedere così alla successiva eventuale autorizzazione per le due sopra citate strutture;

        nella risposta all’atto di sindacato ispettivo oggetto n. 4048, del 14 ottobre 2021 così si riportava: “In seguito alla disponibilità emersa da parte di alcuni soggetti ad accogliere gli scoiattoli catturati, gli uffici competenti hanno prontamente inviato una richiesta al Ministero e ISPRA per valutare l’opzione del confinamento permanente secondo requisiti e aspetti tecnici estremamente rigorosi e nel rispetto delle prescrizioni normative comunitarie e nazionali. Nei giorni scorsi è pervenuto il parere positivo da parte di Ispra, per cui si sta predisponendo una modifica all’allegato tecnico che consenta la possibilità di collocare presso queste strutture gli individui catturati nel caso in cui siano adeguate a evitare qualsiasi rischio di fuga accidentale o intenzionale e nel pieno rispetto delle esigenze biologiche ed etologiche della specie, previa obbligatoria sterilizzazione e marcatura degli stessi”;

        pressoché identico concetto veniva espresso nella risposta all’atto di sindacato ispettivo oggetto n. 4120, del 26 ottobre 2022: “Alla luce del parere positivo giunto alla Regione in questi giorni da parte di Ispra, si sta predisponendo una modifica all’allegato tecnico che consenta la possibilità di collocare presso queste strutture gli individui catturati nel caso in cui siano adeguate a evitare qualsiasi rischio di fuga accidentale o intenzionale e nel pieno rispetto delle esigenze biologiche ed etologiche della specie, previa obbligatoria sterilizzazione e marcatura degli stessi.”;

 

considerato che

 

        nel Portale regionale, alla pagina intitolata “Scoiattolo grigio, in Emilia-Romagna piano di contenimento senza soppressione”, del 16 ottobre 2021 e consultabile, tutt’oggi, all’indirizzo: https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/2021/ottobre/scoiattolo-grigio-in-emilia-romagna-piano-di-contenimento-senza-soppressione, viene detto che “Il Piano di intervento prevede un sistema di monitoraggio che si concentrerà nei territori al confine con le province di Lodi, Cremona e Rovigo, in particolare nella zona del Delta del Po. Nelle aree interessate saranno installate foto-trappole per rilevare l’eventuale presenza di altri scoiattoli grigi e catturarli. La forte collaborazione sperimentata in questi anni ha fatto sì che sia LAV nazionale (Lega Anti Vivisezione) che il Centro di Recupero Fauna Selvatica “il Pettirosso” di Modena si siano resi disponibili ad ospitare gli scoiattoli catturati evitandone la soppressione.”;

        anche nell’ultimo intervento in Aula, relativamente a questa vicenda, nella seduta antimeridiana n. 103 del 9 novembre 2021, fornendo la risposta all’atto di sindacato ispettivo oggetto n. 4197, del 9 novembre 2021, l’Assessore regionale all’Agricoltura, Agroalimentare, Caccia e Pesca così concludeva: “Per quanto riguarda le motivazioni che hanno portato a questa scelta, cioè alla scelta di raccogliere la disponibilità di queste associazioni, quindi di utilizzare le strutture che hanno messo a disposizione, soprattutto rispetto alle motivazioni che ci hanno portato ad accettare questa proposta solo successivamente, si precisa che nel 2019 l’Assessorato competente in materia di specie aliene invasive di rilevanza unionale, che è l’Assessorato alla Montagna, aree interne, programmazione territoriale e pari opportunità, ha pubblicato una manifestazione di interesse per individuare delle strutture finalizzate a ospitare le specie in oggetto, e che in quell’occasione non furono presentate proposte da parte di enti e di associazioni. Nel momento in cui questa disponibilità è arrivata, noi l’abbiamo immediatamente colta. Naturalmente però abbiamo bisogno che il Ministero approvi questo percorso e appena il Ministero lo approverà ci attiveremo per tutte le procedure amministrative che sono necessarie.”;

        sono trascorsi già oltre dieci mesi da quando, il 1° settembre 2021, la Regione Emilia-Romagna ha segnalato, tramite il Servizio regionale “Aree Protette, Foreste e Sviluppo della Montagna” ed il Servizio regionale “Attività Faunistico-Venatorie e Pesca”, al Ministero della Transizione ecologia e all’ISPRA, ed ai sensi dell’art. 19 del decreto legislativo n. 230/2017, la comparsa sul territorio regionale della specie esotica invasiva di rilevanza unionale Scoiattolo Grigio (Sciurus carolinensis) chiedendo il parere di cui, appunto, all’art. 19 della legge n. 157/1992;

        alla iniziale fretta (non giustificata dalle evidenze scientifiche considerando che lo scoiattolo grigio si sposta sì effettivamente, ma avanzando alla velocità di 290 metri all’anno) nell’approccio a quello che veniva definito “un animale estremamente pericoloso” e un “problema”, con soluzioni drastiche e irreversibili quale la soppressione mediante gas (tramite la chiusura in un contenitore plastico ermetico da 10 litri e la somministrazione di anidride carbonica) si è oggi passati a lasciare l’intera vicenda in una sorta di limbo indefinito dai contorni imprecisati;

 

evidenziato che

 

        è tuttora giuridicamente pienamente vigente la delibera di Giunta regionale 6 ottobre 2021, n. 1562, che prevede, in particolare: “Gli scoiattoli grigi catturati saranno sottoposti a eutanasia in loco, attraverso l’utilizzo di CO2, somministrata agli animali trasferiti in contenitori ermetici di plastica rigida di volume pari a 10 litri. La soppressione degli animali catturati con il trappolaggio deve avvenire nel minor tempo possibile dal momento della cattura.”.

 

Interpella la Giunta regionale per sapere:

 

        se non ritenga necessario il ritiro urgente della delibera di Giunta regionale 6 ottobre 2021, n. 1562, recante “Modalità attuative di intervento per il rilevamento precoce e l’eradicazione rapida dello scoiattolo grigio (Sciurus Carolinensis) in Emilia-Romagna.”, già più volte smentita e superata, nei contenuti, dalle risposte fornite ai sopracitati atti di sindacato ispettivo nn. 4048, 4120 e 4197, nonché, dalla stessa comunicazione della Regione Emilia-Romagna del 16 ottobre 2021 o, quanto meno, una profonda modifica e revisione dei suoi contenuti.

 

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